Il movimento Sud Innovation, fondato da Roberto Ruggeri, fa tappa al Politecnico di Bari. Si inaugura, così, il roadshow che attraverserà le Università e i poli di innovazione del Mezzogiorno per discutere concretamente del potenziale inespresso del Sud Italia e delle necessarie azioni da avviare per promuovere l’innovazione. L’occasione è offerta dalla presentazione del Rapporto Sud Innovation 2024, lanciato durante il Sud Innovation Summit di Messina, che a Bari ha visto la partecipazione dei principali attori istituzionali impegnati nel supporto dell’innovazione.
Presenti l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, l’assessore comunale Vito Lacoppola che ha portato il saluto del sindaco Vito Leccese, il Rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino e il Presidente di BINP Antonio Messeni Petruzzelli, già componente del Comitato Tecnico Scientifico del Rapporto, nonché protagonista di alcune iniziative future che consolidano il suo ruolo di primo piano nel movimento.
All’evento che si è tenuto al Politecnico di Bari sono inoltre intervenuti Gianna Elisa Berlingerio, Direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia; Antonio De Vito, Direttore Generale di Puglia Sviluppo SpA e Michele Venezia, Specialista Innovazione di Intesa Sanpaolo.
Un roadshow per connettere il Sud
Il Rapporto, dopo Bari, sarà presentato in tappe successive in università strategiche del Sud, incluse Pescara-Chieti, Cagliari, Calabria e Palermo. Queste iniziative mirano a rafforzare la rete di Sud Innovation, unendo Università, istituzioni, incubatori e acceleratori per costruire un ecosistema integrato e competitivo.
“Il nostro obiettivo – commenta Roberto Ruggeri – non è solo fotografare lo stato dell’innovazione al Sud, ma stimolare azioni concrete. Il Summit e il Rapporto rappresentano i primi tasselli di un puzzle che si completa con Sud Innovation Ventures, un fondo di venture capital dedicato alla fase early stage, attualmente non presidiata nel Mezzogiorno. Il fondo vuole attrarre capitali, promuovere startup e generare un impatto tangibile per il territorio”.
“Il Sud Italia – aggiunge Antonio Messeni Petruzzelli, Presidente di BINP e co-autore del rapporto – ha le competenze e le risorse per diventare un punto di riferimento per l’innovazione, ma è necessario creare le condizioni per trattenere talenti e attrarre capitali. Con il Rapporto Sud Innovation 2024 vogliamo offrire un quadro chiaro e strumenti utili per guidare la trasformazione del Mezzogiorno”.
Un esempio di leadership
L’evento di Bari ha evidenziato modelli virtuosi, come quello pugliese con l’iniziativa “Equity Puglia“, che ha attratto investitori qualificati e potenziato startup in settori strategici. Ruggeri ha proposto di replicare questa esperienza in Sicilia, prima a settembre dal palco dell’Italian Tech Week, poi in un incontro informale con la Regione Sicilia, dove si è fatto promotore della necessità di un fondo regionale dedicato.
“Il Sud ha bisogno di strumenti concreti per supportare startup e spin-off – sottolinea ancora Ruggeri – Il Rapporto Sud Innovation 2024 dimostra che con politiche mirate è possibile trasformare il Mezzogiorno in un hub di innovazione”.
Call to action
Il roadshow invita istituzioni, investitori e professionisti a unirsi al movimento Sud Innovation. “Ogni tappa rappresenta un’opportunità per espandere il nostro network e catalizzare risorse verso un Sud protagonista dell’innovazione”, conclude Ruggeri.
Il Rapporto
Il Rapporto Sud Innovation, alla sua prima edizione, è stato promosso dal fondatore del Sud Innovazione Summit Roberto Ruggeri, ed è il frutto di un lavoro sinergico di accademici e professionisti del settore provenienti da tutte le regioni del Sud, realizzato da professori di: Politecnico di Bari, Università di Messina, Università di Salerno, Università Lumsa, Università di Cagliari, Università di Chieti-Pescara, Università della Calabria, Università degli studi della Basilicata, Università del Molise, e con i contributi di Growth Capital e Politecnico di Milano.
Il documento mette in luce come attualmente al Sud ci sono 107 startup e 13 scaleup che hanno raccolto in 7 anni finanziamenti in equity per un totale di 328 milioni di euro con 173 round di investimento, soprattutto in settori chiave come l’aerospazio, l’ICT, l’agritech e le energie rinnovabili. Considerando il Sud Italia, l’andamento del numero di round totale ha seguito quello dell’intera nazione: dal 2018 ad oggi si sono registrati 185 round (mediamente il 10% di quelli nazionali), per un totale di 268 milioni di euro investiti, con la Puglia che si posiziona al primo posto tra le Regioni del Sud. Il trend registrato dal Rapporto Sud Innovation 2024 è crescente dal 2019 al 2023, con un +20% nel 2023 (70milioni di euro) contro i 58 milioni di euro investiti nel 2022, in controtendenza con il resto d’Italia.
I dati della Puglia
Che il modello Puglia sia vincente lo dimostra lo stesso Sud Innovation Report 2024, che sottolinea come, nonostante il contesto economico e geopolitico globale, la Regione Puglia nel 2023 ha registrato una crescita economica e si è affermata come una delle regioni più innovative del Mezzogiorno, con 698 startup innovative registrate, posizionandosi all’ottavo posto a livello nazionale per numero di giovani imprese innovative.
Tra le spinte all’innovazione, lo stesso Rapporto cita proprio l’iniziativa “Equity Puglia”, partita con una dotazione iniziale di 60 milioni di euro, che ha potenziato la capitalizzazione delle startup e delle PMI innovative pugliesi, attirando investitori qualificati e sostenendo la crescita in settori strategici come l’aerospazio, l’agroindustria, le tecnologie digitali, e la transizione energetica.
“I vari indicatori – si legge nel Rapporto – dimostrano che, nonostante le difficoltà oggettive della situazione internazionale, la regione è riuscita a porsi come uno dei principali hub dell’innovazione nel Sud Italia, continuando così a crescere e a competere su scala nazionale e internazionale”.
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