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Flow-nano, startup innovativa che sviluppa elettrodi basati su nanomateriali ad altissime performance per le batterie stazionarie, ha completato un round di un milione di euro, sottoforma di bond convertendo, ce è stato interamente sottoscritto da Tech4Planet, il polo nazionale di trasferimento tecnologico di Cdp Venture Capital sgr sulla sostenibilità ambientale (si veda qui il comunicato stampa).
La startup è nata nel giugno 2023 per volere di X-nano, azienda italiana di nanotecnologie per la transizione energetica. La società che ha dunque un anno e mezzo di età sviluppa in particolare elettrodi basati su nanomateriali per le batterie a flusso, una delle tecnologie più promettenti per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili, basati su tecnologia proprietaria altamente sostenibile, che consente di produrre e depositare nanoparticelle sferiche di carbonio (carbon-nano onions) su tessuti di carbone, aumentandone drasticamente l’area elettrochimicamente attiva e la performance.
Le batterie a flusso sono scalabili, sicure e sono caratterizzate da una durata estrema (oltre 20mila cicli), ma il loro impiego è limitato a causa del loro costo elevato, dovuto all’uso di elettrodi non ottimizzati. La velocità di reazione dell’elettrodo è il parametro operativo chiave per valutarne la convenienza. Maggiore è la velocità di reazione, più alta è la potenza di lavoro e più velocemente l’energia può essere immagazzinata nella batteria.
L’investimento di Tech4Planet consentirà dunque a Flow-nano di scalare la tecnologia di deposizione dalla scala laboratorio a quella pre-industriale e di dimostrare il minor costo per unità di potenza e per unità di energia su prototipi di batteria a flusso in grado di restituire dati rilevanti per la successiva industrializzazione.
“Nanotecnologia e deep tech sono gli elementi chiave della proposizione di Flow-nano per affrontare una delle sfide decisive per la transizione energetica: lo stoccaggio di lunga durata e a costi contenuti dell’energia da rinnovabili”, ha spiegato Claudia Pingue , Senior Partner e Responsabile fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital. E ha aggiunto: “Sosteniamo con convinzione la loro ricerca che rappresenta la realizzazione pratica della nostra visione di favorire lo sviluppo di tecnologie di frontiera capaci di trovare soluzioni nuove e innovative ai problemi del nostro tempo”.
“I nostri elettrodi permettono di lavorare a una densità di potenza fino ed oltre il triplo dello stato dell’arte, il che si traduce direttamente in una drastica riduzione del costo delle batterie a flusso. Siamo orgogliosi che Tech4Planet abbia compreso il potenziale della nostra tecnologia, che intende facilitare la transizione energetica in modo sostenibile, anche dal punto di vista economico” commenta Laura Giorgia Rizzi, fondatrice e CEO di Flow-nano.
“Abbiamo sviluppato questa tecnologia, di cui deteniamo il brevetto, presso il Center of Nano Science and Technology@PoliMi dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il nostro obiettivo è essere parte di una filiera che consente il trasferimento della ricerca avanzata al mercato, attraverso l’industrializzazione, la commercializzazione e l’internazionalizzazione, visione che condividiamo convintamente con Tech4Planet”, ha concluso Fabio Di Fonzo, fondatore e CTO di Flow-nano.
Ricordiamo che Tech4Planet è nato nel 2021 su iniziativa di CDP Venture Capital sgr in collaborazione con il Politecnico di Milano e con il coinvolgimento, in qualità di promotori scientifici, del Politecnico di Torino e del Politecnico di Bari (si veda altro articolo di BeBeez). Gli incubatori dei Politecnici PoliHub, I3P e BINP sono coinvolti in qualità di partner imprenditoriali accompagnando i team di ricerca nella realizzazione di studi di fattibilità tecnica e di business dei loro progetti. Fanno parte di Tech4Planet i co-investitori Fondazione Politecnico di Milano, A2A, Iren, Neva SGR oltre ai Corporate Partners Joule, la scuola di impresa di ENI e Snam. Il polo è stato voluto per favorire l’accesso al mercato e la crescita di nuove imprese concepite all’interno dei laboratori di ricerca dedicate alla sostenibilità ambientale, in particolare nei settori energytech, circular economy, sustainable manufacturing, smart mobility e water management.
Tra gli ultimi investimenti di Tech4Planet, ricordiamo che a fine ottobre scorso ha guidato un round di investimento seed da 1,7 milioni di euro a favore di i-Foria Italia, startup innovativa specializzata nel riciclo di rifiuti derivanti da prodotti assorbenti per la persona. In quel caso era presente anche MITO Tech Ventures, fondo di venture capital art. 9 SFDR lanciato da MITO Technology (si veda altro articolo di BeBeez).
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