Nel pomeriggio di sabato 14 dicembre, in occasione della festa del Santissimo Crocifisso nella parrocchia di Sant’Apollinare a Sassari, l’Arcivescovo ha incontrato gli Artigiani di comunità, i membri dei Consigli Pastorali e dei Consigli per gli Affari Economici delle parrocchie della Città.
I rappresentanti delle varie sottozone pastorali hanno presentato all’Arcivescovo i percorsi e i progetti intrapresi nelle rispettive comunità. Riportiamo i passi più significativi dell’ intervento dell’Arcivescovo:
“È bello incontrarvi in questa occasione della visita pastorale che stiamo vivendo insieme nella nostra città. Siete chiamati a svolgere un servizio, una missione all’interno della comunità parrocchiale, a sostegno della missione del parroco, che a sua volta opera al servizio della parrocchia e della diocesi. Per questo vi ringrazio già da ora! Ascolterò con attenzione ciò che avete da condividere, perché questo momento è per me prezioso per conoscere sempre meglio il volto delle nostre comunità, con le loro gioie e le loro sofferenze.
La presenza degli Artigiani di comunità è un dono prezioso. Il loro servizio, insieme alle altre ministerialità, è sempre più importante e significativo. In questa solennità del Santissimo Crocifisso, vogliamo chiedere a Lui – da cui la Chiesa è scaturita – la grazia dello Spirito Santo, affinché ci accompagni in questo cammino. Ringrazio i relatori che ci hanno aiutati a mettere a fuoco il percorso che stiamo vivendo. Questo incontro non è un semplice momento di studio o di approfondimento culturale, ma un’occasione per leggere, alla luce dello Spirito Santo, la vita delle nostre comunità ecclesiali.
Non parliamo solo di aspetti organizzativi, ma della vita di fede delle nostre comunità e del nostro servizio, affinché esse possano essere sempre più segno vivo del Signore Risorto. Il Papa, nell’Evangelii Gaudium, ci invita a essere una ‘Chiesa in uscita’, una Chiesa che offra la vita di Gesù Cristo. Questo è il cuore della missione di una parrocchia, di un gruppo o di un movimento. Voi siete qui non solo a nome vostro, ma anche in rappresentanza di altri. Non è una rappresentanza assembleare nel senso politico del termine, ma una rappresentanza di fede e di partecipazione. Possiamo vedere questo momento, che vede insieme il vescovo, i presbiteri e i laici, è come una piccola Pentecoste, in cui chiediamo allo Spirito come vivere oggi la missione e come essere autentico discepoli missionari.
Il Papa ci ricorda che la prima cosa da fare è radicare la nostra vita in Cristo, ponendolo al centro di tutto. Senza la forza e la luce che provengono dall’amicizia con Lui, siamo più fragili. La fede della Chiesa è missionaria: non si tratta di conquistare il mondo, ma di trasmettere e condividere il dono ricevuto. Papa Francesco ci invita anche a superare la paura di sbagliare, incoraggiandoci a non rinchiuderci nelle strutture, siano esse materiali o mentali, che ci danno una falsa sicurezza. È necessario ripensare le nostre strutture evangelizzatrici, perché possano tornare a essere vive e significative.
Celebriamo oggi la festa del Santissimo Crocifisso in una chiesa storica, cuore della Città; tuttavia, non possiamo limitarci a radunarci solo nelle grandi occasioni. La parrocchia è una comunità che si riunisce regolarmente, ogni settimana. È necessario affrontare la realtà delle nostre comunità, che oggi si trovano tra due dinamiche: da un lato, la nascita di nuove comunità; dall’altro, il progressivo spopolamento di quelle storiche. Questa consapevolezza deve guidare il nostro impegno pastorale. Il fermento che vedo nelle vostre esperienze è un segno positivo: è un fermento apostolico che nasce dalla grazia dello Spirito Santo. Questo è il compito di ciascuno di noi: ravvivare le nostre comunità, non solo dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto spirituale.
Il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari Economici sono strumenti ecclesiali al servizio della comunità. Il loro ruolo non è burocratico, ma ministeriale: servire la comunità attraverso le proprie competenze, in comunione con il parroco e con il vescovo. Essere parte di questi consigli significa partecipare alla missione della Chiesa, non semplicemente occupare un posto. Il loro scopo è costruire, insieme, una comunità che vive la fede, si nutre della Parola e si orienta alla missione.
Papa Francesco ci esorta a studiare i segni dei tempi e a camminare insieme, non per uniformarci, ma per favorire la crescita armoniosa delle nostre comunità. Questo percorso di sinodalità coinvolge tutti: vescovo, presbiteri e laici. Non possiamo dimenticare che la parrocchia si raduna intorno al parroco, il quale agisce per mandato del vescovo e rappresenta la guida spirituale della comunità. Allo stesso modo, è fondamentale pregare per le vocazioni sacerdotali e riscoprire il valore del sacramento dell’Ordine, indispensabile per la presidenza dell’Eucaristia e per la guida pastorale.
In questo cammino, ognuno di noi ha un ruolo specifico. Non si conduce una parrocchia o una diocesi in solitudine, ma insieme, cercando il Regno di Dio e edificando la comunità. Questo è il senso del nostro servizio: un impegno che trova forza e ispirazione nello Spirito Santo, per costruire una Chiesa viva, missionaria e comunionale.”
L’intervento dell’Arcivescovo ha incoraggiato i presenti a riflettere profondamente sul valore del loro servizio e sulle prospettive da intraprendere per il rinnovamento e il futuro delle parrocchie cittadine.
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