Urso, messi in campo 7,2 miliardi

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Il 16 dicembre è la giornata nazionale dello Spazio: sessant’anni fa l’Italia entrava in orbita con il primo lancio del satellite San Marco dal poligono di Wallops Island della Nasa, per studiare l’atmosfera. La space economy riveste un ruolo centrale nella politica del governo per lo sviluppo e la competitività del sistema industriale, ora più che mai aperto anche ai privati. Proprio per questo, bisognava normarne l’attività: “Lo abbiamo fatto”, ha spiegato il ministro Adolfo Urso in occasione del convegnoGiornata Nazionale dello Spazio” in corso a Montecitorio, “attraverso una legge in discussione in Parlamento che introduce anche un fondo per sostenere le imprese e le startup italiane; risorse che andranno a sommarsi ai 7,2 miliardi di euro messi in campo finora”.

Le cifre della Space Economy
La valutazione del settore della Space Economy è pari a 630 miliardi di dollari nel 2024, con proiezioni che lo vedono crescere fino a 1.800 miliardi di dollari entro il 2035: dimostra dunque un dinamismo e una trasformazione significativi.  Uno slancio alimentato da un crescente interesse verso tecnologie innovative, quali l’Intelligenza Artificiale e i sistemi autonomi, e da solidi investimenti sia pubblici che privati. Nel solo 2024, quest’ambito ha visto un’impennata degli investimenti privati, con le startup spaziali che hanno raccolto 6,5 miliardi di dollari nel primo trimestre, più del doppio rispetto all’anno precedente. 

L’Italia
Il nostro Paese guarda a un futuro nel quale lo spazio è destinato ad avere un’importanza fondamentale, dai futuri programmi per la Luna e quelli per l’Africa, dove si trova la base italiana di Malindi. Lo ha detto oggi a Roma il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, nell’evento organizzato dalla stessa Asi in occasione della Giornata nazionale dello spazio. A 60 anni dal suo “ingresso ufficiale” nello spazio, il sistema italiano in questo settore “è cresciuto e consolidato” e “oggi l’Italia è in grado di coprire tutti i domini delle attività spaziali: dall’osservazione della Terra all’esplorazione umana e robotica, fino alle telecomunicazioni e alla navigazione, l’accesso allo spazio e la ricerca”, ha osservato Valente.

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Urso, messi in campo 7,2 miliardi
“L’Italia ha una politica spaziale chiara e tante imprese oramai lavorano in questo settore in tutte le aree del Paese, sia al Nord ce al Sud”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione della cerimonia nella Giornata nazionale dello Spazio

“Lo spazio è fondamentale per lo sviluppo della green economy e della blue economy. Il governo ha allocato risorse per 7,2 miliardi per la space economy fino al 2027. La legge sullo spazio è indispensabile per regolare i privati nello spazio. La legge è in approvazione in parlamento. Questa legge va coniugata con l’innovazione sulla legge sulla concorrenza dando impulso al finanziamento delle start up per lo spazio”.

Lanciare satelliti africani dalla base italiana di Malindi
Lanciare microsatelliti dei paesi africani dalla base spaziale italiana di Malindi in Kenya e trasformarla in centro di formazione: a dirlo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo in occasione della quarta Giornata Nazionale dello Spazio, a 60 anni dal lancio del primo satellite italiano, nell’evento organizzato nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana. “Vogliamo dare a Malindi una funzione prioritaria sia di formazione per futuri astronauti, tecnici, ricercatori e studenti dei paesi africani, ma anche come una base di lancio per le costellazioni dei microsatelliti dei paesi africani”, ha detto Urso ricordando le iniziative di collaborazione in sviluppo con i paesi africani nell’ambito del Piano Mattei e nate nei recenti incontri a Il Cairo.

Secondo Urso la base di Malindi, il Broglio Space Center da cui in passato l’Italia ha lanciato alcune missioni spaziali e dove è oggi presente una importante stazione di controllo e ricezione di dati spaziali, potrà essere fondamentale per il futuro delle attività di cooperazione con i paesi africani. Una visione che si inserisce in un più ampio progetto di cooperazione con le agenzie spaziali dei singoli paesi africani e la possibilità di diventare partner della futura Agenzia spaziale africana.

Fontana, settore aerospaziale volano per sviluppo dell’Italia
“È ben noto – secondo il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana – che, negli anni, il nostro Paese ha saputo costruire una filiera spaziale altamente competitiva, composta da un tessuto industriale in costante crescita, sostenuta da centri universitari e di ricerca di assoluta eccellenza e fondata su una sinergica collaborazione tra Istituzioni pubbliche e private”.

“In virtù della sua forte vocazione al dinamismo imprenditoriale, il settore aerospaziale, che già da tempo ha assunto un ruolo cruciale per le politiche industriali e di sicurezza, nazionali ed europee, si sta dimostrando anche un formidabile volano per lo sviluppo del nostro Paese e del Continente. Il comparto, infatti, rappresenta uno dei principali motori della ricerca e dell’innovazione. Grazie agli investimenti in questo campo, l’Italia può beneficiare di tecnologie all’avanguardia, non limitate alla dimensione militare, ma anche e soprattutto a quella civile, con un effetto trainante per tutti gli altri settori in grado di innescare un circuito virtuoso a sostegno dell’intero sistema produttivo. In un simile scenario, è evidente come negli anni a venire si renderà indispensabile disporre di un adeguato numero di professionisti in possesso di solide e approfondite competenze scientifiche”.







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