Umbria: turismo consapevole, verde e sostenibile, con ‘Umbria Green Holidays’

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In Umbria si sviluppa l’idea di regione come un unico e grande Parco naturale diffuso: un patchwork variegato di aree naturali in cui gli operatori turistici svolgono il ruolo di interpreti/custodi. L’obiettivo finale di ‘Umbria Green Holidays’ è offrire una vacanza a 360° nella Natura dell’Umbria.

Dopo la fase di avviamento la Rete di Imprese agrituristiche e del turismo rurale ‘Viaggio nel cuore dell’Umbria’, ora guarda al suo sviluppo.
La rete di imprese è stata pensata e realizzata al fine di promuovere un nuovo modo di valorizzare il territorio, basato sulla riscoperta degli attrattori naturalistici, dell’enogastronomia territoriale oltre che dei borghi minori e delle bellezze culturali diffuse che caratterizzano la regione.

Una Rete, costituita in Umbria a fine 2022, che in collaborazione con Confagricoltura Umbria e CAI – Club Alpino Italiano ha aderito al bando ‘PSR Umbria 2016-2020, misura 16.3.3’ che promuove la sinergia tra piccoli operatori agrituristici e del turismo rurale, tour operator e altri soggetti privati, per la promozione di un turismo consapevole e sostenibile nelle aree Natura 2000, per coniugare la conservazione e il potenziale economico delle risorse naturali tutelate.

Umbria turismo consapevole, verde e sostenibile, con ‘Umbria Green Holidays’, locandina

Nell’ambito di tale progetto, la Rete di Imprese ha iniziato a promuovere il marchio ‘Umbria Green Holidays’ con l’obiettivo principale di integrare l’offerta base delle aziende aderenti, già ricca e diversificata, con un progetto innovativo: veicolare l’idea dell’Umbria come un unico e grande Parco naturale diffuso, in cui gli operatori agrituristici e del turismo rurale svolgono il ruolo di interpreti/custodi.

Umbria turismo consapevole, verde e sostenibile, con ‘Umbria Green Holidays’, foto conferenza stampa

Per fare il punto sul progetto, presso la sede della Regione Umbria a Perugia si è tenuta una conferenza stampa con i promotori dell’iniziativa e le istituzioni coinvolte.

Il commento di Gino Martinelli, presidente Umbria Green Holidays: “Conclusa la prima fase del progetto ora sta per partire la seconda, quella sul campo, con l’obiettivo di allargarci ad altre strutture aderenti e quindi a nuove aree”.

“L’intenzione del progetto – ha detto Martinelli- è quello di soddisfare un cliente sempre più fluido nelle motivazioni e difficile da profilare con le tecniche classiche di segmentazione, perché richiede esperienze memorabili molto diversificate e una personalizzazione elevata della propria esperienza di soggiorno. Dal portale umbriagreenholidays.it è già possibile organizzare una vacanza su misura, ma in futuro anche attraverso un tour operator sarà possibile scegliere dei pacchetti già preparati”.

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Alle parole di Gino Martinelli sono seguite quelle di Adolfo Onori, presidente Agriturist Umbria.

“Incentiveremo ancora di più i nostri associati ad aderire al progetto – ha affermato Adolfo Onori- e procederemo a sviluppare la sinergia con altre regioni limitrofe”.

Già sono stati fatti incontri con i gruppi regionali delle aree vicine, come ha ricordato la presidente del Gruppo regionale CAI Umbria, Maria Luisa Spantini: “Questo progetto ci trova in prima fila con un bel lavoro fatto per l’individuazione dei sentirei ed ora i nostri volontari continueranno a fare manutenzione che tra l’altro è l’aspetto più delicato per mantenerli vivi”.

In collaborazione con il CAI sono state infatti selezionate 55 delle 95 ZSC (Zone Speciali di Conservazione) del territorio dell’ Umbria, suddiviso in 5 aree omogenee.

In ciascuna di esse sono stati individuati uno o più sentieri escursionistici significativi che lo stesso CAI si è impegnato a manutenere nel corso del tempo (al momento sono 80 i sentieri individuati, per oltre 1000 km di percorsi, che offrono ai visitatori un ventaglio di esperienze senza precedenti).

A ciascuna di tali 55 aree Natura 2000 è abbinata una struttura agrituristica o del turismo rurale, che ha anche il ruolo di suo punto di informazione e che propone un turismo di qualità con le migliori soluzioni per una vacanza verde e sostenibile.

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Apposite convenzioni con le principali associazioni delle guide escursionistiche (AIGAE e LAGAP) consentono di organizzare, su richiesta, visite guidate alle aree stesse, con un esperto narratore del territorio che consentirà di perlustrare questi veri e propri scrigni di sostenibilità e biodiversità spesso sconosciuti.
Inoltre l’adesione alla Rete di aziende agricole, punti ristoro, punti vendita di prodotti tipici (sia enogastronomici che artigianali), e di gestori/noleggiatori di attività/attrezzature sportive outdoor (ebikes, canoe, cavalli), consente di creare e commercializzare pacchetti/esperienze completi per una vacanza a 360° nella natura dell’Umbria (con l’ausilio di un portale dedicato e di un tour-operator specializzato).

La fase di avviamento del progetto termina il 31 dicembre 2024.

Ora comincerà quindi quella di implementazione e sviluppo, che prevede di coinvolgere tutte e 95 le Zone Speciali di Conservazione dell’Umbria e di allargare la base delle strutture agrituristiche (che al momento sono 30).
Un ulteriore step del progetto è soprattutto quello di estendersi alle regioni limitrofe (Marche, Toscana, Emila Romagna, Lazio, Abruzzo) in modo da creare un grande distretto del turismo green e sostenibile, in cui il Sentiero Italia CAI (di recente ribattezzato Sentiero dei Parchi) funge da spina dorsale lungo l’Appennino, con il patchwork delle aree Natura 2000 sui 2 versanti fino alle rive del Mediterraneo (Tirreno e Adriatico).

Sul progetto è intervenuto anche Luca Santini, presidente Federparchi – Federazione italiana parchi e riserve naturali: “Da parte di Federparchi è sempre un piacere parlare di iniziative che riguardano il cuore verde d’Italia”.

“Questo progetto in particolare – ha evidenziato Luca Santini- è la dimostrazione di grande attenzione e maturità su temi importanti, vista la volontà di inserire all’interno di una programmazione comune un sistema di aree protette dove si fa una agricoltura di qualità”.

“L’Umbria – ha continuato Luca Santini- è avanti in questo ambito, per un turismo come attività che può portare economie e finanze importanti in territori dove ci sono aree protette e Federparchi attraverso la Carta europea del turismo sostenibile sta certificando questi percorsi”.

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Tra le idee ambiziose del progetto ‘Umbria Green Holidays’ come è stato riferito infine dal presidente Gino Martinelli, c’è anche quella di aderire a questa Carta europea.

In chiusura il plauso del segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti.

“Questo – ha ricordato Federico Sisti- è un momento importante per il turismo in Umbria. Questo perché abbiamo davanti qualcosa che è tutto quello che si deve fare in materia, ovvero mettere insieme imprenditori e associazioni guardando all’essenzialità che è quella di far vivere l’esperienza Umbria attraverso una modalità più autentica per la regione”.

“Un turismo lento e sostenibileha concluso Sisti- legato alla natura, è quello di punta del sistema turistico regionale. Questo modello va anche nella direzione di rispondere con quello che mi piace definire ‘open tourism’ alla problematica dell’over tourism”.



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