Revolut diventa una banca anche in Italia: importanti novità per i clienti italiani

Revolut, la superapp finanziaria globale, annuncia un passo fondamentale nella sua espansione in Italia: il lancio della succursale italiana di Revolut Bank UAB e l’introduzione degli IBAN italiani. Questo sviluppo segna una svolta significativa per gli utenti italiani, rendendo Revolut una scelta ancora più competitiva come conto bancario principale.

A partire da questa settimana, tutti i nuovi clienti italiani riceveranno un IBAN locale (che inizia con IT), che sostituirà il precedente codice lituano (che iniziava con LT). Inoltre, i clienti esistenti (oltre 3 milioni) potranno migrare volontariamente a un IBAN italiano a partire da gennaio 2025. Questa innovazione risponde alle esigenze di quasi la metà degli italiani (46%), che considerano un IBAN locale essenziale per scegliere una banca principale. Con questo aggiornamento, gli utenti potranno ricevere lo stipendio, pagare bollette e gestire addebiti diretti senza complicazioni.

La succursale italiana di Revolut Bank UAB sarà regolamentata dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea, offrendo protezione ai depositi fino a 100.000 €, secondo le normative europee. Nicola Vicino, General Manager della succursale italiana, ha dichiarato: “Offrire un IBAN italiano facilita enormemente l’utilizzo quotidiano di Revolut, rendendola una soluzione completa e locale per i nostri clienti.”

Oltre all’introduzione dell’IBAN italiano, Revolut mira a lanciare nuovi prodotti, tra cui interessi sui depositi nel 2025, e a continuare la sua crescita nel mercato italiano, con l’obiettivo di raggiungere 4 milioni di clienti entro la fine del prossimo anno.

Crescita europea e valutazione record

A livello globale, Revolut ha consolidato la sua posizione come uno dei principali attori nel settore finanziario. Recentemente, la società ha registrato una delle più grandi vendite di azioni mai viste per una fintech privata, permettendo agli investitori iniziali e agli ex dipendenti di monetizzare i propri investimenti. Dal lancio del programma ad agosto 2024, sono state vendute azioni per un valore complessivo di quasi 1 miliardo di dollari, con una valutazione dell’azienda pari a 45 miliardi di dollari.

Questo risultato è stato possibile anche grazie all’ottenimento della licenza bancaria nel Regno Unito, che ha catalizzato l’interesse di grandi investitori istituzionali come Mubadala, il fondo sovrano di Abu Dhabi, entrato per la prima volta nel capitale di Revolut. Il fondatore e CEO, Nik Storonsky, ha personalmente guadagnato tra 200 e 300 milioni di dollari dalla prima fase della vendita, mentre i primi investitori di venture capital hanno ceduto azioni per circa 500 milioni di dollari nella seconda fase.

Queste operazioni sottolineano l’evoluzione di Revolut da promettente startup fintech a una seria alternativa alle banche tradizionali, alimentando l’interesse di nuovi investitori istituzionali. Inoltre, la vendita di azioni secondarie è diventata una prassi comune tra le grandi startup private, offrendo ai dipendenti e agli early backers un’opportunità concreta di monetizzare le loro partecipazioni.

Nonostante il percorso accidentato che ha preceduto l’ottenimento della licenza bancaria britannica, Revolut ha dimostrato di essere in grado di superare le sfide e attrarre nuovi investitori. Nel 2024, l’azienda ha fatto registrare un impressionante tasso di crescita sia in Europa che in altri mercati internazionali, rafforzando il suo posizionamento come leader del settore.

Revolut continua a ridefinire il panorama bancario con un modello ibrido che combina la praticità di una superapp digitale con la sicurezza e la regolamentazione delle banche tradizionali, consolidando la sua reputazione come uno dei maggiori innovatori nel mondo fintech.

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