Pizzeria da Lionello a Milano presenta la sua nuova sala privè – Agenfood

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


(Agen Food) – Milano, 16 dic. – La pizzeria ‘Da Lioniello’ continua ad evolversi confermando la tendenza generale che vede le pizzerie come luoghi sempre più vicini al concetto di ristorante. Sale e servizi importanti, grande attenzione alle carte dei vini e degli oli, menu degustazione, per un’esperienza esclusiva che non dimentica l’anima popolare del prodotto, simbolo del made in Italy nel mondo. 

La sede della pizzeria ‘Da Lioniello’ a Milano, in via Friuli 46 (zona Porta Romana), apre le porte del suo elegante privè: uno spazio sofisticato per 14 persone massimo, al piano inferiore rispetto alla sala principale, con arredi di design e dall’atmosfera intima. E per l’occasione il maestro pizzaiolo Salvatore Lioniello presenta il suo primo menu degustazione ‘A cena con Lioniello’: 6 portate (tra antipasti e spicchi di pizza) che ripercorrono i momenti più importanti della vita del pizzaiolo casertano. 

“Sono fiero del nostro lavoro e continuiamo ogni giorno a fare meglio. Amo le sfide e i nuovi obiettivi, per questo abbiamo aperto a Milano, per uscire dalla comfort zone e metterci di nuovo in gioco” afferma Salvatore. “Ora voglio far sentire i milanesi a casa mia, per questo ho ideato uno spazio intimo e riservato come il privè, dove poter accoglierli per i loro eventi privati e le occasioni speciali”. 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

La pizzerie ‘Da Lioniello’ – Milano e Succivo (Caserta) – continuano a collezionare importanti premi e riconoscimenti: solo nell’ultimo anno hanno ricevuto Tre spicchi nella Guida Pizzerie d’Italia Gambero Rosso 2025 con 93/100, la decima posizione nella guida 50 Top Pizza Italia 2024, il premio speciale come “Performance dell’anno 2024”, la ventunesima posizione nella guida 50 Top Pizza World 2024, il premio “carte dell’olio e del vino” e i Tre Galletti nella guida 2025 Le pizzerie del Mattino Guida, il premio “Cantina dell’anno” nella Guida Campania “Mangia e Bevi 2025”, il premio “Best Performance” per Pizza Doc Awards 2024 e nominate come Ambasciatori di “Beviamoci Sud” per la regione Campania.

Di seguito i dettagli del menu degustazione ”A cena con Lioniello”:

Il menu degustazione “A cena con Lioniello” è disponibile dal lunedì al mercoledì a pranzo e a cena nella sede di Milano (sia all’interno del privè che nella sala principale) e tutti i giorni nella sede di Succivo (in provincia di Caserta).

Un menu di 6 portate (€ 50 bevande escluse, € 70 con wine pairing incluso):

Ciabatta croccante, crema di parmigiana, tartare di carne come se fosse una braciola (ricetta tipica campana con carne arrotolata farcita all’interno) / variante vegetale con tartare di rapa rossa – è il ricordo dei pranzi che si portavano a lavoro il giorno successivo ai pasti domenicali in famiglia.

  • Marinara dei signori 2.0:

Crema di tre pomodori arrosto, piennolo semi dry, alici, olive nere infornate, cappero croccante, foglia di cappero e crema di aglio dell’Ufita – questa pizza signature è un cavallo di battaglia di Salvatore ormai simbolo della pizzeria, rivisitazione della classica marinara.

Cicoria in doppia consistenza, tartare di spigola e fagioli di Controne – la pesca è da sempre stata la sua passione e valvola di sfogo. Da sempre presente nel logo con il cappello da pescatore, questa pizza ricorda i momenti in cui andava a pescare la spigola nella foce del Garigliano, con i piedi nei campi di fagioli e cicorie.         

  • Ricordo di un’insalata di rinforzo:

Pizza croccante, crema di prezzemolo, carpaccio di baccalà, velo di peperone in aceto e fiore di cappero – il baccalà, essendo un pesce acquistabile a basso costo rappresenta i periodi bui della vita in casa Lioniello, dalla convalescenza del papà alle difficoltà economiche.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  • In memoria di mio padre…

Pizza in pala, burro acido di bufala, cipolla caramellata, cacao amaro e caviale di lenticchie – un impasto che ricorda quello del papà, poi rivisitato da Salvatore. Non solo, la farcitura sopra rievoca i momenti in cui il papà imburrava la pizza in teglia per ingolosire Salvatore che non amava alcuni condimenti.

Cubo pizza con crema di latte di bufala, aria alla Strega, arancia bruciata e caviale – il sampietrino rappresenta le origini legate al lavoro nell’edilizia. L’aggiunta del caviale celebra il percorso di crescita e successi fino ad oggi, sia personali che professionali.

La storia di Salvatore Lioniello, il pizzaiolo col cappello:

Nato il 28 luglio 1987, Salvatore Lioniello cresce in una famiglia legata al mondo della ristorazione. Papà Nicola e mamma Angela gestivano un bar pizzeria, dove Salvatore inizia a fare esperienza insieme ai fratelli Michele e Nunzia. A 17 anni, già ambizioso, lascia il locale di famiglia per intraprendere un nuovo lavoro in giro per l’Italia nell’edilizia. Tuttavia, la passione per la pizza lo riporta a Frattamaggiore, dove a 20 anni apre una pizzeria a taglio che gli permette di sperimentare sugli impasti. Un anno e mezzo dopo però è costretto a lasciare il progetto e a riprendere il lavoro edilizio. Nel 2012, a causa della sopravvenuta malattia del padre, torna a Orta di Atella (il paese natio) per aiutare il papà, essendo l’unico oltre a lui a saper fare la pizza. Il papà purtroppo viene a mancare nel 2014 e questa perdita gli fa scattare qualcosa dentro. Salvatore decide di prendere in mano il progetto, di lasciare gli altri impegni lavorativi e dedicarsi al 100% alla pizzeria di famiglia. Riformula quella che era l’offerta eliminando il bar e apre nel settembre 2014 inserendo un forno a legna. Il locale funziona, la sua pizza inizia ad essere molto richiesta e l’accresciuta clientela lo porta ad aprire un altro locale, quello che è l’attuale sede di Succivo. Chiude quindi nel 2017 la precedente sede per aprire nel 2018 con un look and feel completamente nuovo. Un locale ampio e curato con 250 coperti, a dispetto dei 55 della vecchia pizzeria di famiglia. Come afferma Salvatore, “per sfortuna o per caso” si è ritrovato a fare la pizza. Da quel momento inizia una scalata costellata di riconoscimenti, dal primo nel 2014 per “la miglior pizza in teglia” fino ad oggi, dieci anni dopo, con tre spicchi secondo la Guida Pizzerie d’Italia Gambero Rosso 2025 con 93/100, la decima posizione nella guida 50 Top Pizza Italia 2024, il premio speciale come “Performance dell’anno 2024”, la ventunesima posizione nella guida 50 Top Pizza World 2024, il premio “carte dell’olio e del vino” e Tre Galletti secondo Le pizzerie del Mattino Guida 2025

Oltre alla bravura al banco e al forno, Salvatore si distingue per la capacità comunicativa attraverso i suoi canali social. Una vera e propria star su instagram e tiktok, che ha saputo investire dall’inizio sulla propria immagine, quella del “pizzaiolo col cappello”. Partito per gioco, ora il cappello è il suo marchio distintivo, riconoscibile anche nelle sue pizzerie con un forno personalizzato a forma di cappello. Ma da cosa nasce? Dalla sua grande passione per la pesca e per il cappello Sampei. 

La pizza “diversamente napoletana”:

Salvatore ha da sempre rinominato la sua pizza come una “diversamente napoletana”, essendo uno tra i promotori di quel movimento che oggi continua ad evolversi e che chiamiamo ‘pizza contemporanea’. 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

L’impasto di Salvatore è frutto di diversi pre-fermenti e tecniche ( 15% biga e 10% poolish). La farina utilizzata è una 00 Caputo Rossa e spesso utilizza anche farine multicereali. Il panetto utilizzato è di circa 250 grammi e l’idratazione supera l’80% per una pizza soffice, digeribile e dal cornicione pronunciato e alveolato. 

I forni sono due (Florio Forni e Sacar Forni) uno classico a legna e uno elettrico, per permettergli cotture uniformi e controllate destinate ad altri tipi di impasto come la montanara, il padellino e la pala.

I fornitori della pizzeria ‘da Lioniello’ si sono consolidati nel tempo e sono fortemente legati al territorio campano, sia per Succivo che per Milano che riceve direttamente i prodotti da giù.

Come l’Agricola Lamberti, un’azienda agricola a nemmeno 500 metri dal locale dove vengono prese le verdure di stagione, oltre all’orto di famiglia; l’azienda La Rosina per il pomodoro, di cui Salvatore è ambassador da 10 anni con il ‘Pomogold’; l’azienda Latticini Orchidea e l’olio Oro di Caiazzo, aziende che Salvatore rappresenta sempre in prima persona come ambassador

Il menu, uguale per Succivo e Milano, parte con gli ‘antipasti fritti’: crocchè di patate, frittatina classica e frittatina salsiccia e friarielli. Immancabili anche le pizze fritte con ‘la classica’ con ciccioli di maiale nero casertano, ricotta di bufala, provola di bufala e barilotto di bufala e ‘A modio mio’ con pomodoro arrosto, ricotta di bufala, prosciutto cotto affumicato, provola e caciocavallo di Agnone.

Le pizze si dividono in diverse categorie: ‘le quattro ruote di carro’, ‘le pizze tradizionali’, ‘le pizze a modo nostro’, ‘le pizze stagionali’ e ‘le pizze vegane’.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Tra le prime troviamo la cosacca, la margherita, la marinara e la provola e pepe.

Tra le tradizionali, oltre a cosacca, margherita e marinara troviamo la diavola, la bufala, la parmigiana, la tonno e cipolla, l’ortolana di Nonna Michelina con provola affumicata, pomodoro san Marzano DOP, melanzane, peperoni, zucchine, parmigiano reggiano, basilico, olio evo Frantoio Mondrone ‘Oro di Caiazzo’ e la Capricciosa a Modo nostro con funghi porcini, salame Napoli, carciofi cotto a vapore, fiordilatte, prosciutto cotto affumicato e in uscita polvere di olive essiccate, olio evo “Oro di Caiazzo”, Ketchup di Pomodoro napoletano e basilico. 

Arrivando alle ‘pizze a modo nostro’ troviamo diverse consistenze e impasti come la Porchettami, un padellino multicereali con fonduta di parmigiano, porchetta alla brace, patate al forno e scaglie di Parmigiano o come A Casa Rà Nonna, una montanara fritta e al forno con ragù napoletano, crema di latte di bufala e pesto trapanese, olio evo Torre A Oriente “Cuore d’ortice” e basilico fritto. Presente nel menu da sempre, la pizza dedicata a papà Nicola e vincitrice del premio mondiale 2014 ‘MyDad’ con parmigiana di melanzane, salsiccia, provola affumicata di Agerola, basilico, olio evo e scaglie di parmigiano. 

Otto le pizze stagionali che variano quattro volte l’anno, tra quelle autunnali presenti in menu troviamo, per citarne alcune, la Scarurella con scarola saltata in padella alla Napoletana con pinoli, uvetta sultanina, noci, fiordilatte e in uscita insalata riccia croccante, olive caiazzane, fonduta di pecorino e mayo alle alici; Un barese in Campania con pesto di rucola e noci, provola di bufala affumicata, broccolo barese arrostito e salsiccia con finocchietto; Coniglio pazzo con vellutata di patate viola, fiordilatte e in uscita coniglio sfumato con birra di Canapa, mayo di lupini di Vairano e patate viola croccanti. 

Cinque invece le pizze vegane con la Margherita veg; l’Indiavolata; la Mondiale veg con parmigiana di melanzane, salsiccia di soia, mozzarisella fumè, basilico e olio evo bio; la Zuccona con crema di zucca, melanzane arrostite, salsiccia di soia, mozzarisella fumè, basilico e olio evo bio e infine Futura con crema di noci, funghi porcini, salsiccia di soia, mozzarisella, basilico e olio evo bio alle noci. 

Dulcis in fundo, i dolci di Benito, una pasticceria nota di Casal di Principe (CE) e altri di produzione propria come la cheesecake. Tra le sedi di Succivo e Milano cambiano alcuni dolci per rispecchiare i gusti dell’una e dell’altra clientela.

Da citare, per ricerca ed estensione le carte delle acque, degli oli e del vino. Frutto di una selezione accurata per esaltare al meglio le materie prime utilizzate, bilanciando intensità e gusto. 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Tra gli oli troviamo 20 etichette, per la maggioranza campane. La carta dei vini comprende circa 300 etichette, tra vini bianchi, rosati e bollicine suddivisi per regioni, territorio e nazioni. Ricca anche la carta delle birre, con due proposte alla spina e circa 80 le artigianali

Le sedi: Succivo (Caserta), Milano e San Giuseppe Vesuviano (Napoli)

Nel 2018, Salvatore Lioniello inaugura a Succivo (Caserta) la sede principale della sua attività. La struttura, immersa nel verde, può accogliere fino a 250 ospiti, con un ambiente curato e un team di 26 dipendenti. È qui che Salvatore esprime appieno la sua filosofia, basata su qualità, autenticità e passione, raggiungendo una produzione fino a 500 pizze al giorno.

Nel 2023, porta il suo brand a Milano, aprendo una nuova pizzeria nella vivace zona di Porta Romana. La sede milanese è gestita dallo chef pizzaiolo Davide Sardina, allievo fidato di Salvatore, garantendo una qualità che rispecchia fedelmente la linea della pizzeria ‘da Lioniello’ a Succivo. Non solo, tutto lo staff è stato formato direttamente nella sede casertana. Ogni lunedì è presente sempre anche Salvatore. 

È attiva dal 2024 una collaborazione continuativa presso il Locura Club Restaurant a San Giuseppe Vesuviano (NA), progetto degli imprenditori Franco Ammirati e Ferdinando Napolitano. Situato in via Falangone 27, il Locura è una struttura su tre livelli con un terrazzo panoramico a 360°, una sala ristorante al primo piano e una pizzeria al pianterreno, che conta 120 posti e accoglie il pubblico dal giovedì alla domenica. Qui, la proposta di pizza è gestita da Lioniello (con i suoi menu) e affidata a un team prevalentemente femminile: Imma Liquori, pizzaiola e Roberta Rea, fornaia. Ogni mese è presente Salvatore per una serata evento. 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Microcredito

per le aziende

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link