l’Italia si prepara ad accogliere 16,3 milioni di turisti

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Con l’arrivo delle festività natalizie, il turismo italiano mostra segnali di consolidamento, dopo due anni di espansione significativa. Le città d’arte e le località montane continuano a occupare un ruolo centrale nelle scelte dei viaggiatori, mentre il settore si trova ad affrontare cambiamenti e nuove prospettive. In questo articolo analizzeremo i dati più recenti per offrire una panoramica sulle nuove tendenze e sugli sviluppi attesi.

Natale 2024: numeri e previsioni

Stando ai dati raccolti dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, le strutture ricettive italiane prevedono di accogliere 16,3 milioni di presenze durante il periodo festivo. Si tratta di un numero importante, che tuttavia segna un lieve rallentamento rispetto all’anno precedente (-1,5%). Il sondaggio condotto su un campione di 1.225 imprenditori del settore ricettivo evidenzia una flessione sia del turismo interno (-1,9%) che di quello internazionale (-1%).

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Questo fenomeno riflette un contesto economico globale caratterizzato da incertezze e dalla pressione dell’inflazione, che condizionano le scelte dei viaggiatori. Nonostante ciò, il fenomeno del last minute potrebbe portare sorprese positive, con prenotazioni dell’ultimo minuto che si concentrano sia su località montane che su città d’arte.

I dati del turismo interno e internazionale 

La composizione dei flussi turistici per le festività natalizie vede un equilibrio tra visitatori italiani (57%) e stranieri (43%). Tra le nazionalità in crescita, spiccano i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Polonia, Corea del Sud e Paesi Scandinavi, mentre si registra una lieve contrazione da parte di alcuni mercati europei come Austria e Germania. Anche i flussi da mercati extraeuropei, come Giappone e Cina, mostrano una leggera flessione.

Le mete più ambite: turismo di montagna in crescita

Le località montane vedono una crescita costante, grazie a condizioni climatiche favorevoli e a un’offerta variegata che combina sport invernali e relax. Si prevede, infatti, un incremento delle presenze pari allo 0,3%, con una maggiore quota di visitatori stranieri (+0,4%). La domanda estera rappresenta il 47,4% del totale, con un’ampia partecipazione di turisti provenienti da Germania, Svizzera, Paesi Scandinavi, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi.

Le città d’arte, invece, continuano a essere una scelta privilegiata, soprattutto per i turisti stranieri. Tuttavia, il trend generale indica una lieve riduzione delle presenze (-0,9%), dovuta in parte al confronto con una stagione natalizia 2023 particolarmente vivace. La domanda estera rappresenta il 52% del totale, con una prevalenza di turisti provenienti da Germania, Stati Uniti, Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Brasile e Canada. 

Gli italiani in viaggio

Secondo un’indagine Coldiretti, 11,5 milioni di italiani sono pronti a mettersi in viaggio durante le festività. Le mete preferite includono città, montagna e campagna, con una maggiore concentrazione di viaggiatori che sceglierà località vicine, spesso all’interno della propria regione.

La spesa media per le vacanze natalizie si attesta sui 674 euro a persona, in aumento del 12% rispetto allo scorso anno. La durata media delle vacanze è di sei giorni, ma con significative differenze: quasi un quarto dei vacanzieri si limiterà a soggiorni brevi di massimo tre giorni, mentre circa la metà trascorrerà da quattro a sette giorni fuori casa. Una minoranza, pari a circa il 21%, opterà per periodi più lunghi, tra otto e quindici giorni, e solo il 7% si concederà vacanze ancora più estese.

Hotel, b&b e agriturismi restano tra le soluzioni di alloggio più richieste, mentre le seconde case continuano a giocare un ruolo importante per molti vacanzieri (44%).

Cibo e tradizioni al centro dell’offerta

Il settore enogastronomico si conferma una componente chiave del turismo natalizio. Strutture come agriturismi e aziende legate all’enoturismo, birraturismo e oleoturismo offrono esperienze sempre più mirate, come corsi di cucina natalizia, degustazioni e attività culturali.

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Secondo Coldiretti, il cibo rappresenta oltre un terzo della spesa complessiva dei vacanzieri, diventando non solo un piacere, ma anche un motore per l’economia turistica locale.

Con un mix di tradizione, autenticità e offerte innovative, l’Italia si posiziona ancora una volta come protagonista nel panorama turistico globale, pronta ad accogliere i visitatori e a valorizzare le sue eccellenze territoriali.

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