Al Jazeera ha condannato l’uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un \”omicidio mirato\”. \”Al Jazeera Media Network condanna con la massima fermezza l’uccisione del suo cameraman, Ahmad Baker Al-Louh, 39 anni, da parte delle forze di occupazione israeliane. \”È stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell’area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale\”, ha dichiarato la rete in un comunicato.
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Colloquio telefonico tra Netanyahu e il presidente eletto degli Stati Uniti Trump su un possibile accordo per la liberazione degli ostaggi di Hamas e sulla situazione in Siria.
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Un missile sparato dagli Houthi e diretto su Tel Aviv è stato abbattuto prima ancora di entrare nello spazio aereo israeliano. Lo ha reso noto l’esercito dopo che le sirene dell’allarme aereo avevano suonato in tutto il centro del Paese per paura che frammenti del missile cadessero sulle zone abitate. Questa mattina presto, un drone lanciato dallo Yemen era stato abbattuto da una nave lanciamissili della Marina israeliana sul Mar Mediterraneo.
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Sirene d’allarme a Tel Aviv e nel centro del Paese a causa del lancio di un missile dallo Yemen reso noto dall’esercito. \”Un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato prima dell’ingresso nel territorio israeliano\”, ha affermato l’Idf in un comunicato.
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Hamas ha accusato Israele di aver commesso un \”atroce massacro\” colpendo una scuola nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui sono morte almeno 20 persone, \”la maggior parte sono bambini, donne e anziani\”. L’attacco ha colpito una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) dove si trovavano decine di sfollati, secondo la Protezione civile di Gaza.
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\”L’atroce massacro commesso dal nemico criminale contro sfollati innocenti all’interno della scuola Ahmed Abdelaziz a Khan Yunis è un esempio dell’insistenza sionista nella sua brutale guerra di sterminio a Gaza e del suo attacco sistematico contro scuole e centri di sfollati\”, ha detto il gruppo. Hamas ha inoltre sottolineato che i \”criminali di guerra sionisti\” del governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu e composto da partiti di estrema destra e ultraortodossi, \”non si preoccupano delle conseguenze delle loro azioni\”, si legge sul giornale palestinese ‘Filastin’, legato ad Hamas.
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Il gruppo ha poi evidenziato la \”responsabilità diretta\” degli Stati Uniti in questi \”massacri\” a causa del loro sostegno a Israele e ha invitato la comunità internazionale a \”fare pressione sull’entità criminale e su coloro che la sostengono affinché cessino lo spargimento di sangue a Gaza davanti agli occhi di tutto il mondo\”.
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Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha riferito ai deputati della Knesset che Israele è più vicina che mai a un accordo per la liberazione degli ostaggi a Gaza, confermando le notizie riportate dai media circa un forte ottimismo sulle possibilità di un accordo a breve.
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I commenti di Katz al Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa della Knesset sono stati fatti a porte chiuse, ma le sue osservazioni sono state riprese dalla stampa ebraica. “Israele è più vicina che mai a un altro accordo sugli ostaggi”, ha dichiarato Katz, sottolineando che meno se ne parla meglio è. Il ministro prevede che l’accordo sarà sostenuto dalla maggior parte della coalizione e non dovrebbe incontrare ostacoli interni, riporta Walla.
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Katz sembra indicare che l’accordo non includerà una sospensione a tempo indeterminato delle ostilità come richiesto da Hamas: “C’è flessibilità dall’altra parte. Hanno capito che non metteremo fine alla guerra”, le parole del ministro.
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La Germania ha esortato Israele ad \”abbandonare\” un piano volto a raddoppiare la popolazione che vive nelle alture di Golan occupate e annesse, al confine sud-occidentale della Siria. Un portavoce del ministero degli Esteri, Christian Wagner, ha affermato che \”è perfettamente chiaro secondo il diritto internazionale che quest’area controllata da Israele appartiene alla Siria e che Israele è quindi una potenza occupante\”. Pertanto, ha aggiunto la stessa fonte, Berlino ha invitato il suo alleato Israele \”ad abbandonare questo piano\” annunciato domenica dal governo israeliano.
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\”Il brutale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre ha messo in moto una crisi di cui si fatica a scorgere la fine. Finché non si risolverà quel problema sarà complicato avere un Medio Oriente stabile\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, augurandosi che il 2025 \”possa essere finalmente un anno di pace\” per la regione. \”Noi vogliamo riconoscere la Palestina, ma non possiamo farlo se non c’è un mutuo riconoscimento tra Palestina e Israele altrimenti certe scelte diventerebbero velleitarie\”, ha aggiunto Tajani nel suo intervento alla Conferenza degli ambasciatori.
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La diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi. Quello compiuto in Libano ci porta a sperare di poter sperare per Gaza. Occorre ottenere finalmente l’immediata liberazione degli ostaggi israeliani. Occorre porre fine alle disumane sofferenze della popolazione civile della Striscia e poter farvi giungere aiuti immediati. Cio’ significa non limitarsi a soluzioni contingenti, pur se preziose in quanto permettono di salvare vite umane\”. Lo afferma Sergio Mattarella nel suo intervento in apertura della Conferenza degli Ambasciatori al ministero degli Esteri. \”Mediare – segnala il Presidente della Repubblica – non significa rinunciare a obiettivi ambiziosi. Guardando alla Palestina va ribadito fermamente che, per la Repubblica Italiana, l’autentica prospettiva di futuro risiede nella soluzione a due Stati\”.
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Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.028, di cui 52 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti dall’inizio del conflitto con Israele sono 106.962, secondo la stessa fonte.
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Per la Turchia, Israele cerca di \”espandere i suoi confini\” con il progetto volto a raddoppiare la popolazione dell’annesso Golan. Lo ha riferito il ministero degli Esteri turco, condannando il piano presentato ieri di Israele. \”Condanniamo fermamente la decisione di Israele di espandere gli insediamenti illegali sulle alture di Golan occupate dal 1967. La decisione in questione costituisce una nuova fase nell’obiettivo di Israele di espandere i suoi confini attraverso l’occupazione\”, ha affermato il ministero turco.\”Le azioni attuali di Israele stanno seriamente danneggiando gli sforzi per stabilire la pace e la stabilita’ in Siria e stanno ulteriormente aumentando le tensioni nella regione. La comunità internazionale deve rispondere\”, prosegue la nota.
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Il governo israeliano ha approvato ieri un progetto volto a raddoppiare la popolazione nella parte del Golan siriano annessa da Israele, ma ha dichiarato di non avere interesse a entrare in conflitto con la Siria, dopo aver preso il controllo della zona cuscinetto monitorata dall’Onu a seguito della caduta del presidente siriano Bashar al-Assad. Israele ha conquistato parte del Golan, nel sud-ovest della Siria, durante la guerra arabo-israeliana del 1967, prima di annettere questo territorio nel 1981. Solo gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione di Donald Trump, hanno riconosciuto questa annessione nel 2019.
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Le forze armate israeliane hanno bombardato una scuola nel sud di Khan Younis, uccidendo almeno 20 persone. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che tra le vittime ci sono anche dei bambini e che ci sono molti rimasti feriti. La scuola è gestita dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e si trova vicino al complesso medico Nasser.
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\”Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership\”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. \”Oggi dobbiamo discutere quali altri passi dobbiamo prendere se la Siria andrà nella giusta direzione e dobbiamo discutere a quale livello vogliamo trattare con la nuova leadership\”, ha aggiunto.
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L’Esercito israeliano (Idf) ha confermato questa mattina che l’Aeronautica militare ha attaccato ieri un centro di comando e controllo di Hamas situato all’interno della scuola Ahmed bin Abdul Aziz dell’Agenzia Onu per l’assistenza ai palestinesi (Unrwa) a Khan Yunis, usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra. \”Il centro di comando e controllo comprendeva un complesso di addestramento dal quale i terroristi di Hamas pianificavano l’esecuzione di attività terroristiche contro le truppe dell’Idf e attività terroristiche avanzate contro lo Stato di Israele\”, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. La Protezione civile di Gaza ha reso noto ieri sera che nell’attacco sono state uccise almeno 12 persone, mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che le vittime sono almeno 20.
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La Marina israeliana ha intercettato questa mattina sul Mar Mediterraneo un drone lanciato dallo Yemen, ha reso noto l’Esercito (Idf) su Telegram. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo del Paese.
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Al Jazeera ha reso nota l’uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un \”omicidio mirato\”. Il reporter, secondo il canale arabo \”è stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell’area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale\”, ha dichiarato la rete in un comunicato. Le forze israeliane accusano la vittima, il cameraman di Ahmed al-Louhdi essere un membro del gruppo terroristico della Jihad islamica palestinese. Al Jazeera ha respinto fermamente le accuse di Israele, accusandolo di prendere sistematicamente di mira i dipendenti di Al Jazeera nella Striscia di Gaza
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La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che domenica un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. Il portavoce dell’agenzia, Mahmud Bassal, ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell’edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Contattato dall’AFP, l’esercito israeliano ha detto che stava esaminando la notizia.
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Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.028, di cui 52 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti dall’inizio del conflitto con Israele sono 106.962, secondo la stessa fonte.
Al Jazeera ha condannato l’uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un “omicidio mirato”. “Al Jazeera Media Network condanna con la massima fermezza l’uccisione del suo cameraman, Ahmad Baker Al-Louh, 39 anni, da parte delle forze di occupazione israeliane. “È stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell’area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale”, ha dichiarato la rete in un comunicato.
Colloquio telefonico tra Netanyahu e il presidente eletto degli Stati Uniti Trump su un possibile accordo per la liberazione degli ostaggi di Hamas e sulla situazione in Siria.
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Abbattuto missile sparato da Houthi e diretto su Tel Aviv
Un missile sparato dagli Houthi e diretto su Tel Aviv è stato abbattuto prima ancora di entrare nello spazio aereo israeliano. Lo ha reso noto l’esercito dopo che le sirene dell’allarme aereo avevano suonato in tutto il centro del Paese per paura che frammenti del missile cadessero sulle zone abitate. Questa mattina presto, un drone lanciato dallo Yemen era stato abbattuto da una nave lanciamissili della Marina israeliana sul Mar Mediterraneo.
Sirene d’allarme a Tel Aviv per missile dallo Yemen
Sirene d’allarme a Tel Aviv e nel centro del Paese a causa del lancio di un missile dallo Yemen reso noto dall’esercito. “Un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato prima dell’ingresso nel territorio israeliano”, ha affermato l’Idf in un comunicato.
Hamas: attacco israeliano a scuola Unrwa a Khan Younis è “atroce massacro”
Hamas ha accusato Israele di aver commesso un “atroce massacro” colpendo una scuola nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui sono morte almeno 20 persone, “la maggior parte sono bambini, donne e anziani”. L’attacco ha colpito una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) dove si trovavano decine di sfollati, secondo la Protezione civile di Gaza.
“L’atroce massacro commesso dal nemico criminale contro sfollati innocenti all’interno della scuola Ahmed Abdelaziz a Khan Yunis è un esempio dell’insistenza sionista nella sua brutale guerra di sterminio a Gaza e del suo attacco sistematico contro scuole e centri di sfollati”, ha detto il gruppo. Hamas ha inoltre sottolineato che i “criminali di guerra sionisti” del governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu e composto da partiti di estrema destra e ultraortodossi, “non si preoccupano delle conseguenze delle loro azioni”, si legge sul giornale palestinese ‘Filastin’, legato ad Hamas.
Il gruppo ha poi evidenziato la “responsabilità diretta” degli Stati Uniti in questi “massacri” a causa del loro sostegno a Israele e ha invitato la comunità internazionale a “fare pressione sull’entità criminale e su coloro che la sostengono affinché cessino lo spargimento di sangue a Gaza davanti agli occhi di tutto il mondo”.
Katz: “Più vicini che mai ad accordo su ostaggi, Hamas non otterrà fine guerra”
Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha riferito ai deputati della Knesset che Israele è più vicina che mai a un accordo per la liberazione degli ostaggi a Gaza, confermando le notizie riportate dai media circa un forte ottimismo sulle possibilità di un accordo a breve.
I commenti di Katz al Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa della Knesset sono stati fatti a porte chiuse, ma le sue osservazioni sono state riprese dalla stampa ebraica. “Israele è più vicina che mai a un altro accordo sugli ostaggi”, ha dichiarato Katz, sottolineando che meno se ne parla meglio è. Il ministro prevede che l’accordo sarà sostenuto dalla maggior parte della coalizione e non dovrebbe incontrare ostacoli interni, riporta Walla.
Katz sembra indicare che l’accordo non includerà una sospensione a tempo indeterminato delle ostilità come richiesto da Hamas: “C’è flessibilità dall’altra parte. Hanno capito che non metteremo fine alla guerra”, le parole del ministro.
Germania: Israele deve abbandonare piano sul Golan
La Germania ha esortato Israele ad “abbandonare” un piano volto a raddoppiare la popolazione che vive nelle alture di Golan occupate e annesse, al confine sud-occidentale della Siria. Un portavoce del ministero degli Esteri, Christian Wagner, ha affermato che “è perfettamente chiaro secondo il diritto internazionale che quest’area controllata da Israele appartiene alla Siria e che Israele è quindi una potenza occupante”. Pertanto, ha aggiunto la stessa fonte, Berlino ha invitato il suo alleato Israele “ad abbandonare questo piano” annunciato domenica dal governo israeliano.
Medioriente Tajani, ‘si fatica a scorgere fine crisi’
“Il brutale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre ha messo in moto una crisi di cui si fatica a scorgere la fine. Finché non si risolverà quel problema sarà complicato avere un Medio Oriente stabile”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, augurandosi che il 2025 “possa essere finalmente un anno di pace” per la regione. “Noi vogliamo riconoscere la Palestina, ma non possiamo farlo se non c’è un mutuo riconoscimento tra Palestina e Israele altrimenti certe scelte diventerebbero velleitarie”, ha aggiunto Tajani nel suo intervento alla Conferenza degli ambasciatori.
Mattarella, mediare non è rinuncia a obiettivi ambiziosi
La diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi. Quello compiuto in Libano ci porta a sperare di poter sperare per Gaza. Occorre ottenere finalmente l’immediata liberazione degli ostaggi israeliani. Occorre porre fine alle disumane sofferenze della popolazione civile della Striscia e poter farvi giungere aiuti immediati. Cio’ significa non limitarsi a soluzioni contingenti, pur se preziose in quanto permettono di salvare vite umane”. Lo afferma Sergio Mattarella nel suo intervento in apertura della Conferenza degli Ambasciatori al ministero degli Esteri. “Mediare – segnala il Presidente della Repubblica – non significa rinunciare a obiettivi ambiziosi. Guardando alla Palestina va ribadito fermamente che, per la Repubblica Italiana, l’autentica prospettiva di futuro risiede nella soluzione a due Stati”.
Ministero della Sanità Hamas, i morti a Gaza oltre 45.000
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.028, di cui 52 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti dall’inizio del conflitto con Israele sono 106.962, secondo la stessa fonte.
Turchia, nel Golan Israele cerca di “espandere confini”
Per la Turchia, Israele cerca di “espandere i suoi confini” con il progetto volto a raddoppiare la popolazione dell’annesso Golan. Lo ha riferito il ministero degli Esteri turco, condannando il piano presentato ieri di Israele. “Condanniamo fermamente la decisione di Israele di espandere gli insediamenti illegali sulle alture di Golan occupate dal 1967. La decisione in questione costituisce una nuova fase nell’obiettivo di Israele di espandere i suoi confini attraverso l’occupazione”, ha affermato il ministero turco.”Le azioni attuali di Israele stanno seriamente danneggiando gli sforzi per stabilire la pace e la stabilita’ in Siria e stanno ulteriormente aumentando le tensioni nella regione. La comunità internazionale deve rispondere”, prosegue la nota.
Il governo israeliano ha approvato ieri un progetto volto a raddoppiare la popolazione nella parte del Golan siriano annessa da Israele, ma ha dichiarato di non avere interesse a entrare in conflitto con la Siria, dopo aver preso il controllo della zona cuscinetto monitorata dall’Onu a seguito della caduta del presidente siriano Bashar al-Assad. Israele ha conquistato parte del Golan, nel sud-ovest della Siria, durante la guerra arabo-israeliana del 1967, prima di annettere questo territorio nel 1981. Solo gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione di Donald Trump, hanno riconosciuto questa annessione nel 2019.
Wafa, almeno 20 morti in bombardamento scuola a Khan Younis
Le forze armate israeliane hanno bombardato una scuola nel sud di Khan Younis, uccidendo almeno 20 persone. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che tra le vittime ci sono anche dei bambini e che ci sono molti rimasti feriti. La scuola è gestita dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e si trova vicino al complesso medico Nasser.
Gaza: l’Iran condanna i nuovi raid Israele contro campi profughi
“Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. “Oggi dobbiamo discutere quali altri passi dobbiamo prendere se la Siria andrà nella giusta direzione e dobbiamo discutere a quale livello vogliamo trattare con la nuova leadership”, ha aggiunto.
Idf: colpiti terroristi Hamas in scuola Onu a Khan Yunis
L’Esercito israeliano (Idf) ha confermato questa mattina che l’Aeronautica militare ha attaccato ieri un centro di comando e controllo di Hamas situato all’interno della scuola Ahmed bin Abdul Aziz dell’Agenzia Onu per l’assistenza ai palestinesi (Unrwa) a Khan Yunis, usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra. “Il centro di comando e controllo comprendeva un complesso di addestramento dal quale i terroristi di Hamas pianificavano l’esecuzione di attività terroristiche contro le truppe dell’Idf e attività terroristiche avanzate contro lo Stato di Israele”, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. La Protezione civile di Gaza ha reso noto ieri sera che nell’attacco sono state uccise almeno 12 persone, mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che le vittime sono almeno 20.
Idf: la Marina abbatte un drone lanciato dallo Yemen
La Marina israeliana ha intercettato questa mattina sul Mar Mediterraneo un drone lanciato dallo Yemen, ha reso noto l’Esercito (Idf) su Telegram. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo del Paese.
Ucciso giornalista di Al Jazeera in raid a Nuseirat
Al Jazeera ha reso nota l’uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un “omicidio mirato”. Il reporter, secondo il canale arabo “è stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell’area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale”, ha dichiarato la rete in un comunicato. Le forze israeliane accusano la vittima, il cameraman di Ahmed al-Louhdi essere un membro del gruppo terroristico della Jihad islamica palestinese. Al Jazeera ha respinto fermamente le accuse di Israele, accusandolo di prendere sistematicamente di mira i dipendenti di Al Jazeera nella Striscia di Gaza
Protezione civile Gaza: 12 morti in raid Israele
La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che domenica un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. Il portavoce dell’agenzia, Mahmud Bassal, ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell’edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Contattato dall’AFP, l’esercito israeliano ha detto che stava esaminando la notizia.
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