Sardegna sotto choc dopo la morte di due uomini impegnati in una battuta di caccia al cinghiale.
Tragedia a Quartucciu, vicino a Cagliari, in Sardegna. Due uomini impegnati in una battuta di caccia al cinghiale sono stati trovati morti. A recuperare i due cadaveri sono stati i carabinieri dopo avere perlustrato i boschi. Le vittime si chiamavano Giacomo Desogus e Matthias Steri, avevano 28 anni e 27 anni, ed erano amici di infanzia. Secondo la prima ricostruzione, il cacciatore più giovane avrebbe sparato – per errore – al cacciatore più anziano. Quest’ultimo, che avrebbe ricevuto un colpo di arma da fuoco alla nuca, sarebbe deceduto sul colpo.
Due giovani sono stati trovati morti nelle campagne intorno a Cagliari. Erano usciti insieme per una battuta di caccia al cinghiale, l’ipotesi più probabile è che uno abbia sparato per errore all’altro e poi si sia tolto la vita per disperazione pic.twitter.com/mjdEvIg2g5
— Tg3 (@Tg3web) December 16, 2024
E così, forse in preda al panico, l’uomo sopravvissuto si sarebbe ammazzato. Proprio per questo l’ipotesi più plausibile sarebbe una battuta di caccia al cinghiale finita nel peggiore dei modi. A lanciare l’allarme sono stati i familiari dei due ragazzi. Attraverso i loro cellulari ancora accesi, i militari hanno localizzato l’area, vicino al bosco di Mela Murgia, per cominciare le ricerche. Proprio qui Giacomo Desogus e Matthias Steri, che si consideravano dispersi, sono stati dichiarati morti.
Tragica battuta di caccia nelle campagne di Quartu. Uccide l’amico per errore e poi si toglie la vita. Rilievi sul posto per accreditare l’ipotesi.
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Cacciatori morti in Sardegna, OIPA: “La caccia è un problema di sicurezza pubblica”
“Secondo i dati dell’Associazione Vittime della Caccia, nella stagione venatoria 2023-2024 si sono registrate 12 persone morte e 56 persone ferite. Chiediamo al Governo e al Parlamento di valutare le conseguenze della caccia sulla sicurezza pubblica e di mettere mano alla legislazione in materia per stoppare la conta dei decessi: cacciatori e non. (…) Quante vittime umane, senza considerare gli animali, dovrà ancora fare l’attività venatoria prima di diventare un allarme sociale? Occorrerebbe un giro di vite legislativo per eliminare alla radice un grave problema“, ha commentato l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA).
Cacciatori morti in Sardegna, ENPA: “Situazione fuori controllo”
“La vita delle persone, così come la vita degli animali, viene prima degli interessi delle lobby. Chiediamo ancora una volta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di fermare un vero e proprio Far West. La situazione è fuori controllo. Continuare a non fare nulla equivale a rendersi complici, anzitutto moralmente, di una mattanza“, ha affermato l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA).
“Se Governo e Parlamento avessero a cuore la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, si adopererebbero per risolvere l’emergenza. Invece, come dimostrano i numerosi provvedimenti approvati in due anni, attraverso decreti ed emendamenti a leggi estranee alla materia, senza neanche una democratica discussione parlamentare, appoggiano le richieste più estreme dei cacciatori e degli armieri. Non a caso l’Unione Europea ha aperto ripetute procedure d’infrazione contro il nostro Paese. Oggi in Italia è in atto una vera deriva venatoria, avallata per compiacere le lobby degli armieri e per guadagnare il consenso elettorale di poche centinaia di migliaia di doppiette“.
Cacciatori morti in Sardegna, Brambilla: “Più controlli su caccia e armi”
“Non mi stancherò mai di ripeterlo: la caccia è una pratica anacronistica, estremamente dannosa per la biodiversità e per l’ambiente, e pericolosissima per la pubblica sicurezza. A dimostrarlo sono le dieci persone morte e le 23 persone ferite registrate dall’Associazione Vittime della Caccia dal 1° settembre 2024 al 29 novembre 2024. A loro si aggiungono i due uomini di 27 anni e di 28 anni deceduti a Quartucciu, vicino a Cagliari, in Sardegna“, ha dichiarato la parlamentare di Noi Moderati e Presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA), Michela Vittoria Brambilla.
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