Garantire l’approvvigionamento di acqua alle piccole isole ricorrendo a soluzioni meno energivore e dunque a più basso impatto ambientale ed economico per le comunità che popolano l’Italia insulare. E’ stato questo il tema del convegno che si è svolto ieri a Villa Doria D’Angri e promosso dall’Associazione Idrotecnica Italiana in collaborazione con ANCIM, i gestori GORI ed EVI spa, e con il patrocinio di Regione Campania ed Ente Idrico Campano. Nonostante dalla metà del secolo scorso tutte le isole minori si siano dotate di sistemi di approvvigionamento come navi cisterna, acquedotti sottomarini, impianti di dissalazione, il ricorso ad una soluzione piuttosto che ad un’altra è sempre stato condizionata da conflittualità tra i decisori. “La ormai conclamata emergenza idrica nazionale ha evidenziato ancor più il grado di dipendenza delle piccole isole nei confronti della terraferma, soprattutto nei rapporti istituzionali e nei ruoli della governance – ha sottolineato Giovanni Perrillo – presidente AII che ha poi aggiunto: con il convegno abbiamo voluto anche lanciare un appello alla collaborazione tra tutti i soggetti interessati – regolatori, gestori e amministratori territoriali – per definire in sinergia soluzioni efficienti ed efficaci, capaci di tenere assieme le esigenze economiche e sociali di messa in sicurezza delle forniture con quelle di tutela ambientale in contesti caratterizzati da grande fragilità e complessità”.
A circa 30 anni dalla grande riforma dei servizi idrici (Legge Galli), è infatti ancora evidente un ritardo nel processo di autonomia idrica delle isole minori. La mancanza di finanziamenti, le varie problematiche di impatto/adattamento ambientale, i limiti dovuti dalla fonte da cui si ricava l’energia elettrica, ma anche la gestione nelle vecchie reti della risorsa prodotta dai dissalatori, hanno concretamente rallentato il processo di indipendenza idrica nei territori insulari. “Il PNRR Programma Isole Verdi – ha detto Sergio Ortelli, president ANCIM – anche se riguarda solamente le isole non interconnesse con la rete nazionale dell’energia elettrica, rappresenta oggi una grande opportunità per una parte dei territori insulari perché permetterà di installare o implementare i sistemi di produzione idrica con impianti di dissalazione di ultima generazione, in grado di consumare meno energia e di produrre una quantità maggiore di acqua potabile. Si dovranno quindi integrare gli impianti con elementi a fonti rinnovabili e/o fotovoltaici tenendo conto della tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale delle isole minori, nel rispetto dei vincoli posti dal cosiddetto DNSH, ovvero l’obbligo di “non arrecare un danno significativo all’ambiente”. Prima ancora dello stanziamento delle risorse del PNRR però, la Regione Campania era corsa ai ripari adottando nel 2021 un piano d’ambito regionale. “In particolare, attraverso le infrastrutture dell’acquedotto campano, la Regione garantisce le forniture a uso idropotabile per le isole di Ischia e Procida – ha spiegato Rosario Manzi, dirigente del ciclo integrato delle acque della Regione Campania – Un servizio strategico, in tempi recenti reso ancor più complesso dai fenomeni bradisismici che hanno interessato l’arcipelago flegreo, e che pongono all’ordine del giorno il tema della messa in sicurezza delle infrastrutture di rete e delle forniture. Un fronte sul quale nel prossimo futuro la Regione agirà anche nell’ambito del piano per la Grande Adduzione Primaria, con l’obiettivo di assicurare per le isole, ma non solo, la gestione ottimale e resiliente delle risorse idriche”.
La Regione era corsa ai ripari adottando nel 2021 un piano d’ambito: “In particolare, attraverso le infrastrutture dell’acquedotto campano, la Regione garantisce le forniture a uso idropotabile per le isole di Ischia e Procida – ha spiegato Rosario Manzi – un servizio strategico, reso ancor più complesso dai fenomeni bradisismici”
Ciononostante per fornire risposte concrete ad un’emergenza nazionale è doveroso prescindere da valutazioni ideologiche spesso ostative dei percorsi di ammodernamento che possono avere un impatto più che positivo anche sulle tariffe del servizio. Lo ha precisato anche Giovanni Marcello, Dg Ente idrico campano che ha dichiarato: “Proprio per la loro particolare condizione l’approvvigionamento idrico delle isole minori ha bisogno di maggiore attenzione al fine di evitare situazioni di crisi che possano offuscare l’immagine del territorio e metterne a rischio l’economia”. Il tema della corretta gestione della risorsa idrica e di un approvvigionamento sempre già efficiente per le isole, sarà al centro di un percorso di condivisione e confronto che proseguirà nei prossimi mesi e al quale la Regione Campania dedicherà parte del programma dei suoi Stati generali sull’ambiente che si terranno dal 28 al 30 maggio 2025 alla Mostra d’Oltremare nell’ambito della sesta edizione del GreenMed, expo&symposium: mostra evento che ha patrocinato l’appuntamento di Villa Doria D’Angri.
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