Dopo la Bandiera Blu, arriva il riconoscimento di Comune virtuoso. È Cellole il “Comune italiano virtuoso” del 2024, titolo conseguito ex equo con un altro centro della Campania, Foiano di Val Fortore. Ieri mattina, nel palazzo municipale di Carmignano, in provincia di Prato, la città vincitrice dell’edizione dello scorso anno, c’è stata la proclamazione ufficiale e la consegna della targa al sindaco Guido Di Leone.
Gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità sostenibile, nuovi stili di vita sono state le categorie valutate dalla giuria e che hanno portato alla vittoria, come recita la motivazione: «“Cellole – Un territorio sostenibile e inclusivo” è il titolo del progetto con cui l’amministrazione comunale, trasversalmente alle cinque categorie del premio, ha introdotto una molteplicità di azioni concrete e progetti volti al miglioramento della qualità della vita della comunità locale con azioni inclusive e sostenibili».
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Non è solo un premio. È il suggello alla rinascita che sta riportando Cellole e la sua riviera, quella di Baia Domizia, al centro del turismo nazionale ed internazionale. La dimostrazione che il riscatto economico è possibile.
La storia di Baia Domizia ne è un paradigma. Da regina del turismo mondano degli anni Settanta a simbolo della vacanza “cafonal” nel decennio immediatamente successivo al sisma del 1980. Poi, l’oblio e la traversata nel deserto e la lenta ma progressiva ripresa, culminata nell’assegnazione della Bandiera Blu nel maggio scorso.
Lo scopo principale del progetto è stato valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale e culturale di Cellole, in particolare della sua fascia costiera, con un uso sostenibile del territorio, la riduzione dell’impronta ecologica, una mobilità green, una gestione efficiente dei rifiuti. Tutto questo con il coinvolgimento attivo dei cittadini. Il progetto mira a migliorare la qualità della vita garantendo attenzione alle categorie vulnerabili, come anziani e disabili, e trasformare i beni confiscati alla criminalità organizzata in risorse per la collettività.
Tra le iniziative assunte, la realizzazione del “parco della natura”, l’avvio di servizi di noleggio di monopattini elettrici e di bike sharing, il rinnovo dei percorsi ciclo-pedonali che collegano il centro alla zona balneare, la bandiera verde eco-school per l’impegno ambientale delle nuove generazioni, l’attenzione alla depurazione delle acque e alla difesa del mare, il rilancio delle tradizioni locali e dell’agricoltura, a partire dal fagiolo cellolese.
«È un giorno storico per la nostra città. Il Comune di Cellole è stato riconosciuto il più virtuoso in assoluto in Italia, vince il primo premio. Sto tremando a reggere in mano questa targa. Dentro di me sto ripercorrendo tutto il percorso di questa mia grande squadra che rappresento e della nostra fantastica storia». Riesce a contenere a stento l’entusiasmo il sindaco Guido Di Leone nei minuti successivi all’annuncio e alla consegna del riconoscimento. La gioia e l’euforia traspaiono evidenti. Il primo pensiero e il primo ringraziamento vanno alla sua squadra ed ai suoi concittadini: «È un onore ricevere questo premio. Sono fortunato ad avere l’opportunità di amministrare un Comune come Cellole. Oltre che ringraziare la mia squadra per il lavoro che ogni giorno facciamo, mi sento di ringraziare i cittadini che accolgono con grande entusiasmo le innumerevoli iniziative per la salvaguardia e la crescita del territorio che proponiamo e portiamo avanti».
Quindi una riflessione personale: «Essere il primo cittadino del luogo che mi ha visto crescere, un territorio costiero straordinariamente ricco, rende il pensare e realizzare iniziative virtuose un dovere morale. È un’immensa soddisfazione aver ottenuto questo premio e la mia Cellole può sentirsi orgogliosa».
Com’è stato possibile risorgere? «Con determinazione, voglia di riscatto. La vittoria, quella vera, è stata – spiega – credere che essere virtuosi è possibile. Che agire nella legalità è possibile. Che ridare slancio ad un territorio troppe volte violentato e degradato è possibile. Che una località come la nostra diventi un punto di riferimento nazionale, accrescendo la sua attrattività speriamo sempre più sui mercati del turismo internazionale, è possibile».
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