Sta proseguendo a Roma la kermesse di Fratelli d’Italia, che si concluderà domenica con l’intervento della presidente Giorgia Meloni. Oggi tra gli ospiti il leader del M5s, che sulle dimissioni di Ruffini ha detto: “La sensazione è quella di una operazione nata a tavolino dal Pd”. Il presidente argentino: “La destra deve lottare unita come una falange di opliti o come una legione romana, dove nessuno rompe la formazione”
Penultimo giorno al Circo Massimo di Roma per Atreju, la kermesse politica di Fratelli d’Italia che si chiuderà domani con l’intervento della presidente Giorgia Meloni. Prima di lei domenica interverranno sul palco Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi e Antonio Tajani, mentre il segretario della Lega Matteo Salvini sarà in collegamento da Milano.
Fra gli ospiti di oggi ad Atreju c’è stato il leader del M5s Giuseppe Conte, che alla platea ha detto: “Conosco le regole di ingaggio ma sentitevi liberi, è giusto che possiate manifestare anche il dissenso”, subito dopo l’introduzione del sottosegretario Emanuele Prisco, che aveva ricordato che alla kermesse “non si è mai fischiato nessuno”. Alla sollecitazione di Conte la platea ha risposto subito con qualche fischio. Seguito però anche da applausi quando Conte ha affermato: “È un dovere confrontarsi anche con chi la pensa diversamente da me”.
Ad Atreju oggi è intervenuto anche il presidente dell’Argentina Javier Milei che ieri ha ricevuto la cittadinanza italiana dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Javier Milei “sta portando una vera e propria rivoluzione culturale in una nazione che è sorella dell’Italia, e che come noi condivide l’idea che la politica fatta solo di sussidi porta i Paesi verso il baratro”, ha detto la premier presentando il presidente argentino sul palco di Atreju. “Come noi, Milei sa che il lavoro è l’unico antidoto vero per la povertà”, ha aggiunto Meloni, chiedendo alla platea “un grande applauso per il presidente dell’Argentina”.
Milei: “Le ricette tradizionali della politica hanno fallito”
“Le ricette tradizionali della politica hanno fallito. Le mie ricette non sono quelle tradizionali ma funzionano”, ha detto il presidente argentino Javier Milei partecipando al raduno giovanile di Atreju, su invito della premier Giorgia Meloni. Il leader ultraliberista ha ringraziato Meloni per l’invito e ha sottolineato che Italia ed Argentina sono unite da una “fratellanza indissolubile”.
Milei: “La destra lotti unita come una falange romana”
“La destra deve lottare unita come una falange di opliti o come una legione romana, dove nessuno rompe la formazione”, ha detto il presidente argentino Javier Milei partecipando al raduno di Atreju. Milei ha sottolineato quindi la sua “ammirazione per l’antica Roma” che “non viene da adesso ma da molti anni”. “Dobbiamo essere all’altezza del momento storico, dobbiamo tenere aperti i canali di cooperazione tra noi in tutto il mondo”, per una “internazionale di destra”. “Difendiamo una causa difendiamo una causa giusta e nobile, quella dell’occidente civilizzatore”, ha aggiunto.
Milei cita Lenin e parla di rivoluzione della destra
“Come diceva Lenin, che era di sinistra ma ci capiva, senza teoria rivoluzionaria non ci può essere movimento rivoluzionario”, ha detto il presidente argentino Javier Milei partecipando al raduno di Atreju dove ha parlato anche della “necessità di dare vita ad un internazionalismo della destra”. “Siamo di fronte ad un cambio epocale. Il virus woke sta cedendo di fronte ad una nuova politica. Dobbiamo rimanere uniti e stabilire canali di cooperazione in tutto il mondo”, ha detto.
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Conte: se esito Costituente M5s diverso mi sarei ritirato
“Io non ho sfidato Grillo, lui ha sfidato la comunità”. Se l’esito della costituente fosse stato opposto “certo che mi sarei ritirato, non potevo rimanere lì. Non ha vinto Conte, ha vinto la base”, ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte ad Atreju. Conte ha riferito di “8mila richieste di iscrizione solo per effetto del processo costituente”. Poi ha detto: “Noi ci siamo definiti progressisti indipendenti, vuol dire avere una visione diversa da quella destra e lavorare per costruire una alternativa di governo”. “Non saremo mai il cespuglio o lo junior partner di nessuno”, facciamo “le nostre battaglie” e “non siamo per fare alleanze strutturali con il Pd perché snaturerebbe le nostre battaglie. Siamo per confrontarci e poi a tempo debito se ci sono i presupposti per una alternativa di governo solida”, ha aggiunto ancora il leader del M5s. A chi gli ha chiesto se Elly Schlein lo ha capito risponde: “E’ una domanda che dovrebbe fare a lei”.
Conte: 209 miliardi solo debito? Allora Meloni non doveva usarli
“Ho portato a casa 209 miliardi”, ha detto l’ex premier rispondendo a Mario Sechi che gli contesta di essere “sceso a patti con Juncker”. Si tratta, ribatte il direttore di Libero, “tutto di debito” e scatta l’applauso della platea. “Allora non dovevate toccarli” quei fondi, “se siamo così con questo applauso: gli unici cantieri che sono in giro sono di quei 209 miliardi”. Alla domanda se è di sinistra, Conte ha risposto: “È un discorso un po’ complesso, lo sintetizzo. Se sinistra significa combattere il governo attuale nel solo nome dell’antifascismo non ci sto. Se vuol dire accogliere tutti indiscriminatamente non ci sto, se vuol dire preoccuparsi solo di chi abita nella Zt non ci sto”. A questo punto, dopo gli applausi della platea, Mario Sechi, l’intervistatore, lo ha interrotto con la battuta: “Sta prendendo la tessera di FdI…”.
Conte: “Nei dati del lavoro anche i cassintegrati, Italia è ferma”
“Capisco che il governo si vanti dei dati dell’occupazione ma andiamoli a vedere: in quei dati ci sono anche i cassaintegrati che fino a 3 mesi sono considerati in quella platea”, ha detto ancora Conte. “Nei primi nove mesi la cassa integrazione è aumentata del 23%, se fossi il presidente del Consiglio mi preoccuperei di questi dati tendenziali, l’Italia è ferma”. L’ex premier ha poi aggiunto che “Io mi sento avvocato del popolo, per difenderlo dall’arroganza del potere. Noi”, quando eravamo al governo “siamo stati attaccati da tutti i poteri”.
Conte: “Ruffini? Sensazione è operazione a tavolino del Pd”
Sul caso delle dimissioni di Ruffini, Conte ha detto: “Io lo conosco come tecnico, molto bravo come fiscalista. Se domattina nasce qualcosa (il centro, ndr), prendono i voti è la legge della competizione”. “La sensazione è quella di una operazione nata a tavolino dal Pd, che pensa non solo per sé ma anche ad avere tante forze intorno, a costruirsi il senso di una coralità con dei corollari, è brutto dire cespuglietti”. Sulla possibilità di rifare un’alleanza con partiti di destra ha replicato: “No, vi dico la verità. Una cosa è prospettiva conservatrice che io rispetto. Un’altra cosa sono le derive reazionarie” come nel caso del ddl sicurezza. Nel porre la domanda Mario Sechi ha fatto una battuta: “Lei ha sfiorato l’iscrizione a FdI in diversi passaggi…”.
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Piantedosi: “Progetto per i migranti in Albania non si ferma”
“Noi siamo convintissimi di essere dalla parte del giusto, dell’applicazione del diritto, non abbiamo torto un capello a nessuno, assicuriamo in quel centro (in Albania, ndr) il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, lo facciamo secondo regole moderne di civiltà e anche giuridica”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando ad Atreju. “Se noi dobbiamo essere censurati perché abbiamo detto che si può fare questo lavoro in pochi mesi piuttosto che farlo in tanti anni io credo che accettiamo volentieri ogni critica, ma riteniamo profondamente di essere dalla parte del giusto e dico che andremo avanti”.
Piantedosi: “Massima attenzione a situazione in Siria”
“Oggi abbiamo qualche problema sullo scenario che si svilupperà in Siria, noi abbiamo avuto una ondata di arrivi di profughi dalla Siria negli scorsi anni e tutt’ora è una delle nazionalità più dichiarate”, ha continuato Piantedosi. “Quanto sta avvenendo, e ne abbiamo parlato anche a Bruxelles nei giorni scorsi, potrebbe portare ad un ritorno in Siria di persone che erano scappate. Dobbiamo stare molto attenti perché non sappiamo qual è la situazione che si determinerà”.
Meloni presenta Mikati a Atreju: “Insieme lavoriamo molto”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi ha presento il primo ministro del Libano Najib Mikati sul palco di Atreju: “Sono qui velocemente per presentare il prossimo ospite perché ci tengo. Una persona alla quale tengo molto, con cui abbiamo molto lavorato in questi mesi difficili, particolarmente sulla crisi mediorientale, siamo arrivati a un primo passo importante, l’avvio di un cessate il fuoco in Libano. Ho chiesto a questo mio amico, amico dell’Italia, di venire a raccontarci il suo punto di vista sulla crisi mediorientale e la situazione in Libano”. Poi mentre Mikati iniziava il suo intervento, Meloni ha preso posto in platea.
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Orsini: “Elkann dimostri che Stellantis vuole bene al Paese”
“Credo che l’uscita di Tavares possa, sia a Stellantis che ad Elkann, dare loro la possibilità di dimostrare che vuole bene al Paese. Perchè dobbiamo mantenere l’occupazione”, ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, aprendo ad Atreju un dibattito sulla crisi del settore auto. “Dobbiamo mantenere l’occupazione del Paese, è quello che noi vogliamo fare. Sicuramente ci batteremo per questo”, dice dopo aver sottolineato: “Con il green deal rischiamo 270.000 posti di lavoro in Europa, in Italia abbiamo a rischio 70.000 posti di lavoro nella filiera dell’automobile, un’eccellenza riconosciuta da tutto il mondo”.
Manca (Stellantis): “Speriamo in buone notizie dal tavolo del 17”
“Speriamo che il 17”, al tavolo con il governo sul settore auto, “si possano dare delle buone notizie. In un anno e mezzo di lavoro con il Mimit abbiamo aggiustato il tiro”, ha ribadito poi il responsabile delle risorse umane e delle relazioni industriali di Stellantis, Giuseppe Manca. “Evito di spoilerare alcune novità che ci saranno, parto da quanto riferito recentemente dal ministro Urso” sottolineando gli impegni previsti per gli stabilimenti italiani. “Abbiamo dato missioni produttive a tutti gli stabilimenti”. “Cosa potremmo aggiungere? Speriamo di non togliere, vediamo, dovremo necessariamente monitorare il mercato”.
Urso: “Su automotive lavoro costruttivo”
Al tavolo con il Governo sull’automotive, il prossimo 17 dicembre, “abbiamo l’obiettivo dimostrare a tutti di aver rimesso sulla strada l’auto italiana che era deragliata, che era sul procinto del burrone”, ha detto anche il ministro Urso parlando di “lavoro costruttivo” fatto negli ultimi mesi “che spero – ha aggiunto – si spossa enucleare al meglio con tutte le parti al tavolo”.
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Roccella: ” Con il nostro Governo 16 miliardi di benefici per la famiglia”
Ad Atreju è intervenuta anche la ministra alla Famiglia, alle Pari Opportunità e alla Natalità Eugenia Roccella durante il panel ‘La via italiana per sostenere la famiglia’. “Questo è il primo Governo che ha cominciato davvero a fare qualcosa per la famiglia e per la natalità – ha detto – L’ufficio parlamentare di bilancio ha certificato che nell’anno 2024 questo Governo ha prodotto oltre 16 miliardi di benefici diretti e indiretti per la famiglia. Credo che si davvero la prima volta che succede nella storia d’Italia”. “Perchè la famiglia – ha proseguito – o è stata data per scontata o è stata in qualche modo, non dico combattuta ma certamente considerata come un luogo di oppressione o in cui non ci poteva essere realizzazione personale. Non qualcosa da sostenere, non qualcosa che in realtà è l’impalcatura della nostra comunità”. “Tutti i provvedimenti che sono per i figli e per la facilitazione del lavoro sono per tutti. Non è vero che sono esclusi gli immigrati”, ha aggiunto Roccella citando come esempio l’assegno unico e il bonus per il primo nato in un botta e risposta con Bianca Berlinguer, moderatrice del panel. “Siccome tu avevi posto il problema degli immigrati – ha aggiunto la ministra rivolta a Berlinguer – voglio solo sottolineare che nessuno è escluso dai provvedimenti a favore della famiglia e dei figli”.
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Nordio: “Offensivo pensare che separazione carriere sia punitiva”
“Figuriamoci se vogliamo una riforma punitiva. Suona offensivo e bizzarro pensare che la separazione delle carriere sia punitiva per i magistrati”, ha affermato poi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso del suo intervento ad Atreju ad un panel sulla riforma della giustizia. “La magistratura deve essere indipendente rispetto alla politica ma anche verso se stessa e ciò non sempre avviene perché oggi la sezione disciplinare del Csm è costituita da persone che vengono elette dagli stessi magistrati, e questo crea un vincolo tra elettore ed eletto che dà una percezione di non parzialità”. E ha aggiunto: “Un referendum così importante sulla giustizia lo auspico perché è un argomento così delicato che l’ultima parola dovrebbe essere attribuita la popolo. E auspico avvenga in termini razionali. Certo delle conseguenze ci sarebbero però attenzione non vorrei che un domani un referendum di questo tipo fosse, come avvenuto in altri casi, personalizzato: governo sì, governo no. Questo non sarà né contro la magistratura né contro il governo”.
Santalucia (Anm): “Scopo riforma è indebolimento del giudiziario”
“La separazione delle funzioni in magistratura c’è già: chi entra in carriera oggi può cambiare una sola volta poi resta radicato nel ruolo di giudice o di pubblico ministero – ha replicato il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia – Chi accusa lo fa a vita, chi giudica anche: questo è che vuole il processo accusatorio. Quello che attua il Governo è la separazione delle magistrature. Il vero scopo della riforma è l’indebolimento del giudiziario”.
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Leo: “Concordato non è un flop”
“Ancora stiamo facendo i conti” ma “il dato più interessante è legato che una buona fetta dei contribuenti che hanno aderito che stavano sotto all’8” nella pagella fiscale, si tratta di “soggetti che in qualche modo sono emersi”, ha detto poi ad Atreju il viceministro all’Economia Maurizio Leo. “Non direi che è stato un flop – ha precisato – direi che è stato sicuramente un meccanismo che mira a fare emergere il sommerso e il risultato è abbastanza buono”.
Leo: dal 2025 andiamo incontro a fascia reddito da 25mila euro
“Da gennaio il sostituto di imposta applicherà tre aliquote, un beneficio strutturale che si riflette sul lavoro dipendente e su quello autonomo, con le cadenze di acconti e saldo. È solo il primo passaggio, non vogliamo fermarci qua. Il nostro obiettivo, trovando le risorse, è lavorare sul ceto medio. Dobbiamo venire incontro anche alla fascia di reddito da 25mila euro in su, e lo faremo il prossimo anno, recuperando le risorse che saranno necessarie”, ha detto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. “Se aiutiamo queste fasce, il vantaggio fiscale sarà sicuramente orientato verso il consumo. Se ho maggiore disponibilità, soprattutto per le fasce medio basse, investo e acquisto beni e servizi: si innesca un percorso virtuoso”. Leo ha poi aggiunto che “entro natale” l’Agenzia delle entrate avrà un nuovo direttore dopo le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini.
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“Il tuo mondo patinato, invece è già crollato”. FdI ha risposto così su X alle critiche della segretaria del Pd Elly Schlein, pubblicando un meme che la ritrae con un microfono in mano e in un fumetto la sua battuta, ispirata a un celebre film, sulla kermesse del partito di Giorgia Meloni in corso a Roma: “Ad Atreju in scena il mondo fatato di Ameloni”. “E comunque quello di Amelie è un mondo favoloso, non fatato”, ha puntualizzato FdI.
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