L’AQUILA – Monta la polemica all’Aquila dopo la pubblicazione della locandina dell’evento “Per la prima volta una renna vera!”.
A far scattare il caso l’Associazione AnimalLiberAction che ha inviato una diffida all’Associazione Tana Libera Tutti, che organizza l’iniziativa, “per violazione dei principi previsti per il benessere animale”.
Gli organizzatori, confermano intanto con fermezza che l’evento si terrà anche se, viste le previsioni meteo, potrebbe slittare. Era infatti previsto per domani, sabato 14 dicembre, alla villa comunale di Paganica ma con ogni probabilità potrebbe essere rimandato in base alle esigenze, comunicando i dettagli per tempo.
“L’intento dell’evento è esclusivamente educativo e culturale, finalizzato a promuovere nei bambini e nelle loro famiglie una maggiore consapevolezza e rispetto verso gli animali, favorendo un incontro diretto che possa stimolare empatia e curiosità”, spiegano gli organizzatori.
“Un’impostazione sostenuta da pedagogisti come la professoressa Laura Petterson, che evidenziano l’importanza di un contatto consapevole con gli animali per favorire nei bambini una comprensione profonda dell’interconnessione tra esseri viventi. In linea con la visione di educatori professionali, l’evento mira a sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente e della fauna, contrastando la crescente alienazione che i giovani vivono rispetto alla natura. Come sottolineato da illustri educatori quali il pedagogista Daniele Novara, esperienze di interazione con animali, se condotte in modo rispettoso, sono fondamentali per l’educazione affettiva ed ecologica dei bambini”.
“L’Associazione – viene aggiunto – ha organizzato l’evento in piena conformità con le normative vigenti in materia di benessere animale. La renna coinvolta proviene da professionisti altamente qualificati, abilitati e dotati delle necessarie certificazioni sanitarie e autorizzazioni veterinarie. È opportuno precisare che:
1) La normativa europea – Come sancito dall’art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, gli animali devono essere trattati come esseri senzienti, e ogni attività deve rispettare il loro benessere. L’evento è stato progettato nel rispetto di tali principi, garantendo alla renna condizioni ottimali, lontane da stress o maltrattamenti. 2) La normativa nazionale e regionale – La L.R. 18 dicembre 2013, n. 47, invocata nella diffida, vieta manifestazioni che comportino maltrattamenti o sevizie degli animali. In nessun momento l’iniziativa viola tali principi: la renna sarà ospitata in un ambiente adeguato, con spazi ampi e condizioni compatibili con le sue esigenze naturali.
3) L’art. 9 della Costituzione italiana – Sebbene la tutela degli animali sia stata inclusa tra i principi fondamentali, è necessario distinguere tra pratiche di maltrattamento e attività che promuovono un incontro educativo, senza alcuna finalità di sfruttamento o spettacolarizzazione inadeguata.
“L’evento – proseguono gli organizzatori – è strutturato per offrire ai partecipanti momenti di apprendimento sul ciclo di vita, le abitudini e l’habitat naturale delle renne, evidenziando il loro ruolo negli ecosistemi artici. Sono state previste attività didattiche interattive e la distribuzione di materiali informativi per diffondere la conoscenza e il rispetto per la biodiversità. L’esperienza dimostra che eventi ben progettati, basati su un’etica del rispetto animale, possono arricchire culturalmente ed emotivamente i bambini, fornendo loro strumenti per diventare futuri cittadini consapevoli e responsabili”.
L’Associazione Tana Libera Tutti ribadisce “che ogni aspetto organizzativo è stato curato con estrema attenzione al benessere dell’animale coinvolto, in linea con le normative vigenti. Piuttosto che essere percepita come un’iniziativa contraria al rispetto animale, questa manifestazione rappresenta un’opportunità per sensibilizzare la comunità, in particolare i bambini, all’importanza di convivere armoniosamente con tutte le specie viventi”.
“Confidiamo che le autorità e l’opinione pubblica possano valutare questa iniziativa alla luce delle sue intenzioni educative e culturali, anziché attraverso una lettura che ne travisi il significato”, conclude l’Associazione.
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