La richiesta delle guide turistiche abilitate ( Gta) di Matera è in coda a una articolata e motivata nota che invita il commissario straordinario prefettizio di Matera, Raffaele Ruberto, a ritirare l’ ordinanza del 5 dicembre scorso che – sostengono gli operatori del settore- procurano disagi anche ai visitatori, costretti a utilizzare strutture e vettore delle Fal per un servizio di metropolitana leggera che non ha la frequenza delle grandi città. Un servizio sperimentale, che cesserà nei festivi agli inizi del 2025. Ma c’è dell’altro e riguarda la possibilità di accedere al Parco della Murgia per il lavoro quotidiano. Osservazioni nei confronti della Regione e della stessa Amministrazione per una posizione che Gta ritiene quasi di insofferenza nei confronti del Turismo e delle componenti che ne fanno parte, che vivono per quel settore muovono l’economia della città. Dubitiamo che l’Amministrazione comunale possa fare passi indietro, ma è opportuno che il confronto ci sia e si intervenga dando risposte alle osservazioni presentate
Comunicato Stampa
Turisti obbligati a prendere il treno delle FAL per entrare nel centro
abitato di Matera anche se i loro autobus rispettano l’ambiente.
“Lascia l’auto e prendi il treno. Fal ti regala un Natale senza stress”. E’ questo
lo slogan scelto da FAL – Ferrovie Appulo Lucane – per pubblicizzare il
programma di servizi ferroviari straordinari programmati d’intesa con la
Regione Basilicata, in concomitanza con il Presepe vivente nei Sassi di
Matera.
L’obiettivo dichiarato dal Vicepresidente e Assessore Infrastrutturale e
Trasporti della Regione Basilicata Pasquale Pepe è quello “di voler portare il
servizio di metropolitana leggera a Matera anche nei giorni festivi perché
Matera è una città turistica e va trattata come tale”.
Con un’ordinanza dirigenziale emanata il 5 dicembre scorso a firma del
dirigente del Settore Traffico (332/2024), Paolo Milillo, è stato istituito il
divieto di accesso in città per i bus turistici nei giorni 7,8,14,15,21,22,28,29
dicembre 2024, 4 e 5 gennaio 2025, e l’obbligo di recarsi nell’area del
Terminal Intermodale di Serra Rifusa per effettuare la fermata per la discesa
e la salita dei passeggeri e di prendere il treno FAL per raggiungere il centro
città ad un costo di 1,30 euro a persona a tratta. Il divieto di accesso non
riguarda solo il centro storico della città, ma tutto il centro abitato ivi
comprese le zone periferiche. Questo crea grossi disagi soprattutto a quei
turisti che hanno poco tempo a disposizione per visitare la città, hanno la
necessità di raggiungere l’hotel più volte al giorno per la registrazione, il
pranzo e la cena oppure un ristorante in periferia o un agriturismo fuori città
senza dover accumulare ritardi che rischiano di trasformare la vacanza in un
incubo.
E’ stato il Commissario Prefettizio del Comune di Matera Raffaele Ruberto,
insediatosi il 23 ottobre scorso, senza alcun confronto con gli operatori
turistici della città e senza preavviso, a chiedere alle Fal e alla Regione
Basilicata, di attivare questo servizio sperimentale assicurando che “i
cittadini e i tanti turisti che vorranno visitare Matera arriveranno in centro in
tempi brevissimi”.
https://www.ufficiostampabasilicata.it/2024/12/05/matera-dall8-dicembre-al-5-gennaio-parcheggi-gratis-e-vai-in-centro-in-treno-con-fal/
Purtroppo così non è stato, perché la metropolitana FAL di Matera non
collega rapidamente il Terminal intermodale di Serra Rifusa con le tre
principali sezioni della città (Matera Sud, Matera Centrale e Matera
Villalongo).
Mentre i treni della ferrovia metropolitana delle altre città d’Italia sono treni
veloci con molti vagoni che garantiscono collegamenti rapidi dalle zone
urbane periferiche a quelle centrali a frequenza oraria di 3-5 minuti dalle
5:30 alle 00:30, i treni Fal sono treni lenti con pochi vagoni e servizi a
cadenza oraria di 30 minuti dalle 10:00 alle 22:00. Questo crea forti disagi per
i turisti e per le agenzie di viaggio che costruiscono programmi di viaggio con
orari stabiliti. Questo danneggia in primo luogo le guide turistiche che non
potranno più vendere servizi guida per gruppi di italiani e di stranieri e per
gruppi scolastici che hanno poco tempo a disposizione per visitare la città.
Il gruppo che arriva alle 9:00 del mattino alla stazione Fal di Serra Rifusa
deve aspettare un’ora per prendere il treno. Quello che si ferma a cena nei
Sassi dopo le 22:00 dovrà tornare a piedi per riprendere l’autobus. Il gruppo
che deve andare in hotel per effettuare la registrazione deve prendere il treno
con i bagagli, scendere alla fermata più vicina all’hotel e proseguire a piedi
con grossi disagi e perdite di tempo che rischiano di far saltare il programma
di viaggio e i servizi già prenotati, come il servizio guida, gli ingressi ai siti
museali, il pranzo in ristorante o in agriturismo fuori città. Da qui la richiesta
sollevata da tutti gli operatori turistici di sospendere l’ordinanza dirigenziale.
I mezzi di trasporto pubblico non dovrebbero creare disagi che rischiano di
danneggiare l’immagine della città. Le guide turistiche temono anche la beffa
delle possibili autorizzazioni in deroga alla norma generale che rischiano di
generare favoritismi e pericolose situazioni di monopolio a vantaggio di
pochi.
Tutto ciò evidenza una preoccupante improvvisazione e una mancanza di
visione strategica e di pianificazione preventiva. Le guide turistiche temono
anche che l’obiettivo dell’ordinanza non sia quello di garantire gli interessi
generali di tutti, ma di colpire ancora una volta il turismo come già successo
più volte negli ultimi anni. Infatti mentre gli autobus turistici euro 5 o euro 6
che rispettano l’ambiente e non immettono sostanze nocive per la salute dei
cittadini non possono nemmeno entrare nel centro abitato di Matera per le
operazioni di carico e scarico dei passeggeri, nemmeno di domenica quando
gli uffici pubblici e le scuole sono chiuse e non ci sono pericoli di congestione
per il traffico cittadino, gli autobus di linea che creano grosse difficoltà al
traffico veicolare e immettono nell’atmosfera inquinanti irrespirabili, gas di
scarico nocivi per la salute dei cittadini e per l’ambiente, possono circolare
liberamente in tutta la città, utilizzare via Ugo la Malfa, via Aldo Moro e viale
delle Nazioni Unite come fossero stazioni per autobus e rimanere fermi col
motore acceso davanti le scuole.
Serpeggia ormai da tempo nelle stanze del Comune di Matera un sentimento
ostile nei confronti del turismo, delle agenzie di viaggio e delle guide
turistiche in particolare manifestato prima dalla giunta guidata dall’ex
Sindaco Raffaello Giulio De Ruggieri che con i lavori del Parco della Storia
dell’Uomo, mai inaugurato, ha stravolto l’area di Murgia Timone impedendo
di fatto l’accesso al Belvedere agli autobus turistici, e poi anche dalla giunta
dell’ex Sindaco Domenico Bennardi che non ha esitato minimamente ad
eliminare Piazza Matteotti, un’area di interscambio strategica per autobus
turistici e di linea, per realizzare i giardinetti del parco intergenerazionale
nonostante le proteste di numerosi cittadini.
Coloro che nutrono sentimenti di avversione e di ostilità verso il turismo,
cercano di procurare danni al settore con ricadute negative su tutta la città
come già successo per il Parco della Murgia Materana.
Da alcuni anni le guide turistiche e le agenzie di viaggio hanno cancellato dai
loro programmi il Parco della Murgia, con ingenti danni economici per le loro
famiglie e ricadute negative su tutto il comparto turistico e sull’immagine
della città, che quest’anno ha registrato anche la riduzione della permanenza
media dei visitatori del 13,6% rispetto al 2019, nonostante il forte aumento
dei turisti stranieri (fonte APT Basilicata).
Questo perché il vecchio Parco Archeologico Storico e Naturale delle Chiese
Rupestri del Materano istituito per la tutela e la valorizzazione dei siti
archeologici e storici della città come i villaggi neolitici e le chiese rupestri, e
per la tutela del paesaggio rupestre in cui ricade il patrimonio culturale che
vorremmo trasmettere alle generazioni future non esiste più. Di fatto è stato
sostituito, senza alcun confronto aperto con i cittadini, la nuova Zona
Speciale di Conservazione ZSC IT9220135 “Gravine di Matera” istituita ai
sensi della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE che la Regione Basilicata ha
prontamente inserito nella rete ecologica denominata Rete Natura 2000
Basilicata allo scopo di tutelare la biodiversità e favorire il ripopolamento
della fauna selvatica, vedi le azioni urgenti di salvaguardia degli anfibi e dei
rettili della Gravina di Matera progetto ARUPA, LIFE+ 08 NAT/IT/000372.
Poichè tutte le attività che si vorrebbero realizzare nell’area protetta, dalle
gare podistiche, alle gare in mountain bike, ai concerti alla Cava del Sole, ai
fuochi pirotecnici in onore della Madonna della Bruna, ivi comprese le
attività turistiche, sono diventate potenzialmente incompatibili con i nuovi
obiettivi prefissati, è necessario per ognuna di essa presentare istanza di
Screening o di Valutazione d’Incidenza Ambientale agli uffici competenti
della Regione Basilicata. Da qui il divieto di accesso agli autobus turistici per
la visita delle chiese rupestri e dei siti archeologici del Parco e al Belvedere di
Murgia Timone che impedisce di fatto alle guide turistiche di poter lavorare
liberamente.
Invitiamo il Commissario Prefettizio del Comune di Matera Raffaele
Ruberto a non proseguire nel prossimo futuro sullo stesso binario.
Chiediamo di ritirare l’ordinanza dirigenziale emanata il 5 dicembre scorso e
di liberare la città da tutti i divieti che impediscono lo sviluppo turistico
affinchè sia garantito il diritto al lavoro di tutti.
I treni andrebbero sempre presi per scelta e non per obbligo.
– Associazione GTA Basilicata
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