Il Green New Deal rappresenta un passo fondamentale verso la trasformazione ecologica delle piccole e medie imprese italiane, offrendo incentivi strategici per favorire la loro transizione verso modelli di business più sostenibili. Le PMI, infatti, possono accedere a una serie di agevolazioni che supportano l’adozione di tecnologie eco-sostenibili, l’efficienza energetica e la digitalizzazione dei processi. In questo articolo, esploreremo le principali misure previste dal GND, come le imprese possono accedervi e quali sono le opportunità offerte per chi vuole orientarsi verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato.
Cosa prevede il Green New Deal per le imprese italiane?
Le imprese italiane avranno l’opportunità di accedere al Green New Deal anche per tutto il 2025: un programma che finanzia progetti focalizzati sulla decarbonizzazione e sull’economia circolare, con un contributo massimo di 40 milioni di euro per singolo progetto. Questa iniziativa rappresenta una preziosa opportunità per le aziende che vogliono innovare e ottimizzare i propri processi, prodotti e servizi. Il programma, gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), dispone di un fondo complessivo di 750 milioni di euro, provenienti dal “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca” (FRI) e dal “Fondo per la crescita sostenibile” (FCS). Gli interventi finanziari variano tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, con importi che vanno da 3 a 40 milioni di euro, destinati a progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.
Il programma e gli obiettivi del Green New Deal
Il Green New Deal offre opportunità di finanziamento per progetti che mirano a obiettivi chiave, tra cui:
- decarbonizzazione dell’economia
- riduzione dell’uso della plastica
- sviluppo dell’economia circolare
- promozione del turismo sostenibile
- rigenerazione urbana
- attività di ricerca e sviluppo
Il programma prevede due principali tipologie di incentivi: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. I finanziamenti agevolati possono coprire fino al 60% dei costi del progetto, mentre i contributi a fondo perduto possono arrivare fino al 15% delle spese ammissibili per progetti di ricerca e sviluppo, e fino al 10% per le attività di industrializzazione.
Requisiti per poter richiedere le agevolazioni
Il Green New Deal italiano è destinato alle imprese di tutte le dimensioni che operano nei settori industriale, agroindustriale, artigianale, nei servizi per l’industria e nei centri di ricerca, che presentano progetti individuali o in collaborazione con altre aziende. Per poter accedere ai finanziamenti e ai contributi previsti da questo piano, le imprese devono rispettare i seguenti requisiti:
- Essere legalmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese.
- Non essere coinvolte in procedure concorsuali e non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o in situazioni simili secondo la legislazione vigente.
- Operare secondo il regime di contabilità ordinaria.
- Avere almeno due bilanci approvati, oppure per le imprese individuali e le società di persone, aver presentato almeno due dichiarazioni dei redditi.
- Non essere tra le imprese che hanno ricevuto aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea e non averli successivamente rimborsati o depositati in un conto bloccato.
- Essere in regola con la restituzione di somme dovute in seguito a provvedimenti di revoca di agevolazioni precedentemente concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico.
- Non trovarsi in una situazione di difficoltà economica, come definito dal Regolamento GBER.
Inoltre, le imprese non residenti in Italia devono avere una personalità giuridica riconosciuta nel loro paese di residenza, come risultante dall’analogo registro delle imprese. Queste imprese devono dimostrare di avere almeno una sede operativa in Italia e di rispettare gli obblighi previsti dall’articolo 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581, pena la perdita dei benefici.
Gestione fiscale del Green New Deal per le imprese nelle grandi città
Una volta ottenuto il contributo, è importante tenere in considerazione anche gli aspetti fiscali legati all’agevolazione. Una gestione oculata delle risorse ricevute è fondamentale per evitare problemi con il fisco e massimizzare i vantaggi derivanti dal piano. Nelle grandi città, come Roma, la gestione può risultare più complessa rispetto ad altre aree, a causa della maggiore densità di attività economiche e degli obblighi burocratici associati. La Capitale, essendo un centro economico di rilevanza nazionale, offre molte opportunità alle imprese, ma le dimensioni e le normative locali possono rappresentare una sfida, in particolare per le aziende in crescita o per quelle che intendono adottare modelli innovativi e sostenibili. Per affrontare queste difficoltà, le imprese possono avvalersi del supporto di uno studio commercialista a Roma esperto in gestione fiscale, che possa guidarle nel complesso panorama fiscale e contabile, garantendo efficienza, conformità alle normative e ottimizzazione degli adempimenti. Un team di professionisti qualificati, infatti, può aiutare le aziende a navigare in questo contesto, fornendo soluzioni personalizzate e pratiche che rispondano alle esigenze specifiche di ciascuna realtà imprenditoriale.
Come presentare la domanda
Le imprese interessate a beneficiare delle agevolazioni del Green New Deal devono presentare la domanda esclusivamente online nell’area riservata del MIMIT, attraverso una procedura che varia in base all’importo del finanziamento richiesto e al numero di imprese coinvolte nel progetto. Esistono due modalità per accedere ai fondi:
- Procedura a sportello, riservata ai programmi con finanziamenti compresi tra i 3 e i 10 milioni di euro, e con un massimo di 3 imprese partecipanti.
- Procedura negoziale, destinata ai programmi con finanziamenti superiori a 10 milioni e fino a 40 milioni di euro, con un massimo di 5 imprese coinvolte. Ogni soggetto, sia che partecipi singolarmente sia in forma congiunta, può presentare una sola domanda per ciascuna delle due modalità nell’arco di 365 giorni. Le domande, corredate dai relativi progetti, saranno valutate in base alle indicazioni del Decreto direttoriale del 23 agosto 2022 e riceveranno un esito, positivo o negativo, entro 90 giorni.
Documenti necessari per fare richiesta
Per poter accedere alle agevolazioni, le imprese proponenti dovranno allegare alla domanda i seguenti documenti:
- domanda di agevolazione
- scheda tecnica
- piano di sviluppo
- per le PMI, un prospetto con i dati per il calcolo della dimensione d’impresa
- dichiarazione sostitutiva d’atto notorio riguardante i requisiti di accesso previsti dal Decreto interministeriale
- attestazione rilasciata dalla banca finanziatrice (se il finanziamento prevede un pool di banche, l’attestazione dovrà essere fornita dalla banca capofila).
Se il progetto viene presentato da un gruppo di imprese, sarà necessario fornire la stessa documentazione per ciascuna delle aziende partecipanti, comprensiva dell’attestazione creditizia. Inoltre, dovrà essere allegata una copia del contratto di rete o di un altro tipo di accordo che stabilisca una collaborazione stabile e coerente tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto.
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