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L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è uno strumento utilizzato per valutare la condizione economica di un nucleo familiare (anche composto da un singolo individuo). Viene calcolato dall’INPS considerando redditi, patrimoni mobiliari e immobiliari, composizione del nucleo familiare e altri fattori. Serve a rendere più equo l’accesso a prestazioni sociali e agevolazioni. Entriamo nel dettaglio del suo funzionamento e capiamo come si può richiedere.
Cos’è l’ISEE e a cosa serve
L’ISEE è un documento che misura la situazione reddituale di un nucleo familiare sulla base dei redditi e dei patrimoni mobiliari e immobiliari di ciascun membro della famiglia, in funzione del numero di persone che fanno parte del nucleo familiare. Permette di contribuire a stabilire una graduatoria per accedere a servizi e agevolazioni, tra cui:
- Assegno Unico Universale: aiuto economico per le famiglie con figli.
- Servizi scolastici e universitari: agevolazioni su tasse scolastiche, borse di studio, alloggi universitari.
- Agevolazioni sanitarie: prestazioni per persone con disabilità o non autosufficienti.
- Agevolazioni per la casa: sconti sull’affitto o bonus per l’acquisto della prima casa.
- Servizi sociali: contributi per utenze, sussidi di emergenza, assistenza domiciliare.
Come richiedere l’ISEE
Richiedere l’ISEE è semplice e gratuito. Per fare domanda, si deve accedere all’apposito portale online e si devono fornire documenti relativi al reddito, al patrimonio e alla composizione del nucleo familiare. L’INPS elaborerà così la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che raccoglie tutte le informazioni necessarie.
La DSU può essere compilata online direttamente dall’interessato, tramite il sito dell’INPS, oppure può essere redatta con l’assistenza di un CAF (Centro di Assistenza Fiscale), spesso pagando un contributo.
Dal 2020 è disponibile la DSU precompilata, che contiene dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS, da integrare con i dati dichiarati dal cittadino stesso.
In caso di cambiamenti significativi, è possibile richiedere l’ISEE corrente, che tiene conto dei redditi e patrimoni più recenti, utile in caso di significativi cambiamenti reddituali nel corso dell’anno.
Documenti necessari per l’ISEE
Per compilare la DSU, bisogna raccogliere vari documenti, alcuni dei quali relativi ad anni precedenti a quello corrente. I principali sono:
- Codice fiscale e documenti di identità di chi fa la richiesta e dei componenti del suo nucleo familiare (rilevati alla data di presentazione della DSU).
- Contratto di affitto e copia dell’ultimo canone versato, se si è in affitto (rilevati alla data di presentazione della DSU).
- Documentazione che attesti i redditi percepiti, come il Modello 730, il Modello Unico o i Certificati Unici (CUD), e gli eventuali redditi esenti o trattamenti previdenziali (come il fondo pensionistico).
- Documentazione sul patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto, inclusi depositi bancari, titoli di stato, azioni, fondi di investimento e altre forme di risparmio.
- Giacenza media annua di tutti conti bancari e postali (comprese carte prepagate).
- Certificati catastali, atti notarili, documenti relativi alla proprietà immobiliare e alla quota capitale residua dei mutui.
- Targa degli autoveicoli e motoveicoli con cilindrata pari o superiore a 500cc, navi e imbarcazioni (rilevati alla data di presentazione della DSU).
- In caso di persona con invalidità all’interno del nucleo familiare, dovrai presentare anche i certificati di invalidità e le spese per il ricovero in strutture residenziali o per l’assistenza (rilevati nell’anno precedente alla presentazione della DSU).
Simulazione dell’ISEE
L’INPS offre un simulatore dell’ISEE che permette di calcolare in anticipo la propria situazione economica e verificare se si hanno i requisiti per accedere a prestazioni sociali agevolate.
Scadenza dell’ISEE
L’ISEE scade il 31 dicembre di ogni anno e deve essere aggiornato per continuare a beneficiare delle agevolazioni. Inoltre, dal 1° gennaio 2024 è in vigore un nuovo modello per la DSU, approvato con il Decreto Direttoriale n. 407 del 13 dicembre 2023. La DSU deve essere ripresentata ogni anno entro il 31 gennaio per evitare interruzioni nell’accesso alle prestazioni.
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