Un’importante operazione per la tutela dei minori condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino.
Un’operazione di grande rilevanza.
La Polizia di Stato, attraverso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, ha portato a termine un’importante operazione denominata “Dangerous Share”. Questa attività, condotta su tutto il territorio piemontese, ha visto l’arresto di 5 persone in flagranza di reato e la denuncia in stato di libertà di altri due indagati.
I soggetti arrestati, di età compresa tra i 40 e i 78 anni, sono accusati di detenzione e distribuzione di materiale pedopornografico, tra cui contenuti multimediali particolarmente cruenti e violenti.
Come si è svolta l’operazione?
L’attività investigativa è stata avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.), in collaborazione con l’organizzazione no profit britannica Child Rescue Coalition (CRC). Attraverso indagini sotto copertura sulle piattaforme peer-to-peer, sono stati identificati gli account riconducibili a otto indagati, con cui sono stati condivisi e scaricati file, immagini e video di pornografia minorile.
Le perquisizioni, autorizzate dalla Procura della Repubblica di Torino, hanno coinvolto le Sezioni Operative di Asti, Alessandria, Biella, Novara e Vercelli, portando a:
- 5 arresti in flagranza di reato, con tre soggetti condotti in carcere e due collocati agli arresti domiciliari.
- Il sequestro di numeroso materiale informatico contenente contenuti illegali, che sarà oggetto di approfondimenti.
Dettagli sul materiale sequestrato.
Tra il materiale sequestrato sono stati individuati contenuti di sfruttamento minorile, talvolta relativi a violenze sessuali su bambini anche molto piccoli e materiale classificato come “gore”, caratterizzato da estrema violenza. Questo materiale verrà analizzato per identificare eventuali ulteriori responsabili e reti di distribuzione.
La tutela dei minori come priorità assoluta.
L’operazione “Dangerous Share” sottolinea il costante impegno della Polizia di Stato nella lotta contro i crimini online e nello specifico nel contrasto alla pedopornografia. La collaborazione tra le autorità italiane e le organizzazioni internazionali, come la Child Rescue Coalition, si è rivelata fondamentale per ottenere questi risultati.
È importante ricordare che tutti i soggetti coinvolti sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.
Un invito alla vigilanza e alla collaborazione.
La Polizia di Stato rinnova l’invito a tutti i cittadini a segnalare attività sospette online e a proteggere i minori dai rischi della rete. Per ulteriori informazioni, si consiglia di visitare i siti ufficiali delle autorità competenti.
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Comunicato stampa Questura di Alessandria:
Operazione “Dangerous share”. 5 arresti della Polizia di Stato in Piemonte nel contrasto allo sharing di materiale pedopornografico
Nell’ambito delle attività poste in essere dalla Polizia di Stato a tutela dei minori, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino ha concluso un’importante operazione di contrasto alla pedopornografia online su tutto il territorio piemontese, con l’arresto di 5 persone in flagranza di reato e la denuncia in stato di libertà di altri due indagati, a carico dei quali è stato sequestrato materiale informatico utilizzato per la detenzione e distribuzione dei contenuti multimediali illeciti.
L’attività è stata avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) su segnalazione dell’organizzazione no profit britannica Child Rescue Coalition (CRC) ed è proseguita anche in modalità sotto copertura sulle piattaforme peer to peer, permettendo di identificare gli utilizzatori degli account riconducibili a otto indagati, con i quali sono stati condivisi e scaricati files, immagini e video di pornografia minorile.
In particolare, l’esecuzione dei decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Torino e svolti con la collaborazione delle Sezioni Operative di Asti, Alessandria, Biella, Novara e Vercelli, ha portato all’arresto in flagranza a vario titolo di cinque soggetti dai 40 ai 78 anni, per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e per distribuzione illecita del medesimo tipo di materiale in rete.
Questi avevano a disposizione contenuti di sfruttamento minorile di diversa natura, talvolta relativi a violenze sessuali e atti sessuali con bambini anche piccolissimi, nonché materiale particolarmente cruento e violento (cd. “gore”).
Tre degli arrestati sono stati condotti in carcere e altri due collocati agli arresti domiciliari in attesa delle udienze di convalida presso gli Uffici del GIP dei Tribunali ordinari competenti per territorio. A carico degli arrestati, come di altri due indagati deferiti in stato di libertà, è stato sequestrato numeroso materiale informatico che sarà oggetto di approfondimento.
Si precisa che i soggetti devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva.
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