Nuova allerta meteo e livello idrometrico dei fiumi in Emilia Romagna: cosa sta succedendo

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Bologna, 10 dicembre 2024 – Persiste oggi l’allerta meteo in Emilia-Romagna dopo un inizio settimana decisamente invernale. Allerta che continuerà anche domani per tenere sott’occhio la situazione dei fiumi. Oggi continua a nevicare sugli Appennini (qui i dati aggiornati sugli accumuli) e a piovere sul resto della regione. Dato che conferma la stazionarietà del vortice, sceso negli scorsi giorni dalle zone polari. Adesso il problema è la pioggia che cade ancora insistente e fonde in parte la neve caduta a bassa quota: i fiumi tendono ad ingrossarsi.

Quindi, la trottola ciclonica della tempesta dell’Immacolata provoca ancora effetti importanti a distanza di 48 ore, sia a Nord che a Sud; mentre anche il vento resta sostenuto sul a  nord est, ma tra poco tutto cambierà.

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Le soglie dei fiumi in Emilia Romagna: fotografia del pomeriggio del 10 dicembre 2024. Fonte: Arpae

Sommario

“Riguardo il maltempo di queste ore, è in evoluzione e sta rientrando – ha detto Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna – già oggi pomeriggio dovremmo avere le principali schiarite. I fiumi, soprattutto ieri sera e stanotte, hanno registrato un incremento che abbiamo monitorato 24 ore su 24, soprattutto nella Romagna e nel bacino del Montone, nel forlivese, dove ci sono stati gli incrementi maggiori di livello. Nel bolognese, già nella nottata di domenica sono rientrati i livelli. Piove da sabato. Ci sono stati quattro giorni consecutivi di pioggia e i sistemi di allentamento sono stati molto importanti. Capisco anche la fatica dei cittadini, ma devo dire che dopo quattro giorni speriamo di poter dare un respiro di sollievo”.  “Con il commissario Figliuolo – ha aggiunto Priolo – abbiamo avuto un incontro sui piani speciali, era un appuntamento che ci eravamo dati e stiamo definendo gli ultimi adempimenti legati a questo”.

I dati tra le 16.30 e le 17 sui livelli dei fiumi ci dicono che in generale sono tutti in diminuzione.

L’unico fiume di poco sopra la soglia arancione è l’Idice nel Ferrarese, ma comunque in calo: stamattina le acque erano prossime alla soglia rossa, ora si sono abbassate.

Le piene su Reno e affluenti si stanno esaurendo con livelli prossimi o superiori alle soglie 1. Le piene di Lamone, Montone, Ronco, Savio, Bevano si stanno rapidamente esaurendo.

Questa mattina, attorno alle 11, avevano superato la soglia arancione il Senio ad Alfonsine, il fiume Lamone a Mezzano e il fiume Montone a Ponte Vico. Ora, appunto, sono tutti rientrati in soglia gialla. 

Domani, mercoledì 11, stop alla neve. Però allerta gialla dalla pianura reggiana alla costa romagnola, passando per le colline anche emiliana e bolognese, per criticità idraulica e idrogeologica per la propagazione delle piene generate sui corsi d’acqua dalle piogge dei giorni precedenti.

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Non si esclude però, avvisa Arpae, “la possibilità di altri temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili sulla fascia costiera. Precipitazioni che potranno causare nuovi incrementi anche localmente superiori alle soglie 2 nel tratto vallivo dei corsi d’acqua del settore bolognese e romagnolo, e/o un rallentamento dell’esaurimento delle piene in corso”.

Infine, “nelle zone collinari e montane centro-orientali saranno possibili localizzati ruscellamenti e fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti”.

Allerta gialla in Emilia-Romagna: le abbondanti piogge hanno fatto crescere i livelli dei fiumi in Romagna

Allerta gialla in Emilia-Romagna: le abbondanti piogge hanno fatto crescere i livelli dei fiumi in Romagna

La neve sugli Appennini della regione è arrivata anche fino a un metro in certe località, creando paesaggi bianchi da fiaba, ma anche disagi e problemi. Nel Reggiano in particolare, alcune località montane – dove anche le scuole sono state chiuse ieri – hanno avuto blackout fin dalla domenica sera, che continuano a protrarsi anche oggi con migliaia di utenze senza elettricità, provocando l’ira di alcuni sindaci contro Enel.

Anche nel Bolognese neve sugli Appennini, sempre con problemi di elettricità, alberi caduti e viabilità intasata. Timori tra San Lazzaro e Pianoro con ordinanze di evacuazione emesse domenica notte, poi rientrate. Allagati alcuni garage nella zona Farneto.

In Romagna, invece, Appennino a parte, ha piovuto abbondantemente riaccendendo la paura per la pericolosità dei fiumi e del mare sulla costa. Visto il forte vento, le mareggiate hanno colpito ed eroso le spiagge della Riviera. A Cesenatico ieri mattina sono state chiuse le porte Vinciane, nel pomeriggio il messaggio allarmante del sindaco Matteo Gozzoli che ha avvisato della possibilità di un’esondazione del torrente Pisciatello: “Spostate le macchine”. Oggi alle 11 la riapertura delle porte per il miglioramento della situazione.

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Numerosi poi gli interventi dei Vigili del fuoco in tutta la provincia di Forlì-Cesena, tra cui un grosso pino caduto su un’auto a Forlimpopoli.

Nel Riminese occhi puntati sul fiume Uso a Santarcangelo di Romagna che ieri ha causato la chiusura di un ponte, ma anche sul fiume Marecchia che si è pericolosamente alzato oltre la soglia 2, per cui è stato chiuso il Parco XXV Aprile. 

A Ravenna tanto vento, poi la pioggia che da più di 48 ore flagella il territorio e le maggiori criticità – secondo quanto segnalato dalla Prefettura – sono state registrate, dal punto di vista idrogeologico, nei territori di Brisighella e Casola Valsenio dove si sono riattivate alcune frane che hanno portato alla chiusura di strade comunali e provinciali. Inoltre l’innalzamento della soglia di alcuni canali ha comportato la necessità di evacuare dieci nuclei familiari, la cui sistemazione è stata assicurata dal Comune di Ravenna. Ieri era stata emanata un’evacuazione precauzionale per alcune case in via Dismano a Casemurate.

Il progressivo spostamento del vortice di bassa pressione verso il Mediterraneo occidentale determinerà un netto miglioramento delle condizioni del tempo con assenza di precipitazioni per l’intero periodo. Quindi dall’11 al 13 dicembre il tempo tornerà in prevalenza asciutto anche se le temperature resteranno sotto la media del periodo e ci saranno anche locali gelate notturne; ma attenzione, dal weekend un altro insidioso ciclone guasterà nuovamente il tempo.

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