Il Consiglio Veneto ha iniziato l’esame della Nota di aggiornamento del DEFR 2025-27 – Veneto


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(Arv) Venezia 10 dic. 2024 - Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha avviato l’esame della proposta di deliberazione amministrativa n. 87 che adotta la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2025-27, relatore il presidente della Prima commissione consiliare Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore la vicepresidente della stessa Commissione Chiara Luisetto (Partito Democratico). Gli odierni lavori d’aula, peraltro, erano stati preceduti dall’ampio e articolato dibattito, e dalla successiva approvazione nella seduta del 27 novembre scorso, del DEFR, illustrato dal presidente Sandonà congiuntamente alla Nota, mentre il correlatore ha annunciato per conto del proprio gruppo l’ampia manovra emendativa “Finalizzata a una programmazione vera, affinché il Documento non rimanga un libro dei sogni o una sequela di buoni propositi senza sostanza”.
Nel corso della discussione generale sono intervenuti anche la capogruppo de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, che ha sottolineato come “Nel ricco Nordest un pezzo di società è rimasto indietro: il dato delle povertà assolute in Regione è aumentato, perché è cambiata la condizione economica generale e perché la Regione non ha voluto vedere questa nuova situazione”, mentre il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni ha manifestato le proprie perplessità in ordine “All’incapacità della Nota di aggiornamento di adeguarsi a una realtà in profondo cambiamento rispetto ai tempi dell’insediamento della legislatura, senza che venissero affrontanti gli elementi di criticità del nostro territorio, dal punto di vista sociale ed economico”, aspetti toccati anche dal capogruppo di Europa Verde Renzo Masolo ha posto l’accento su temi “Che nei documenti programmatori non vengono affrontati in maniera adeguata come la povertà abitativa, che potrebbe essere almeno in parte risolta investendo sulle Ater le somme previste per le infrastrutture viarie, il consumo di suolo, la gestione dei rifiuti, il turismo”, mentre la capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Baldin ha sottolineato come “A fronte dei tagli alle amministrazioni locali e alle risorse della Regione, i temi dell’autonomia e del federalismo fiscale appaiano un’operazione di mera propaganda”.
Il dibattito è proseguito con l’esame della manovra emendativa; tra le proposte di modifica presentate dalle minoranze e accolte dal plenum, l’emendamento a prima firma della capogruppo del Pd Vanessa Camani, che prevede il coinvolgimento pieno e diretto del Consiglio regionale nel percorso autonomistico che si svilupperà per l’eventuale definizione di nuove funzioni delegate, e sui temi della sicurezza e del contrasto al fenomeno della criminalità organizzata. Prima della sospensione dei lavori alle 20 su 147 emendamenti votati 47, circa il 31 per cento, erano stati approvati. Alla ripresa, attorno alle 22, il dibattito si è improvvisamente animato, e dilungato per circa un’ora di discussione anche accesa, sul tema del consumo del suolo con una ampia analisi della presidente della II Commissione consiliare, Silvia Rizzotto (Lega-LV) che, citando in maniera articolata i dati Ispra, e invitando a considerare nel computo anche il suolo recuperato e non solo il consumo lordo del territorio, ha contestato la tesi sostenuta dalla collega Ostanel, di un Veneto ai vertici del consumo del suolo, dimostrando che la realtà è molto diversa. Sul tema, con una lettura opposta a quella data dalla presidente Rizzotto, sono intervenuti poi il consigliere Zanoni (Pd) e Lorenzoni (Gm), quindi la consigliera Ostanel (VcV) e il consigliere Masolo (Europa verde). A sostegno della tesi della collega Rizzotto sono intervenuti Gabriele Michieletto (LN-LV) e l’assessore Corazzari.
La seduta si è quindi protratta., con interventi della consigliera Camani (Pd) e Ostanel (VcV) e Rizzotto (LN-LV) sul tema abitativo e le politiche per la casa fino alle 23.40 quando il presidente ha sospeso la seduta aggiornandola a mercoledì 11 dicembre con i lavori in aula che inizieranno alle 11 mentre l’Ufficio di presidenza della I Commissione si riunirà alle 10 per l’esame dei rimanenti emendamenti da portare in discussione dell’aula.

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