Che cosa combina Stellantis con le gigafactory di batterie?

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Stellantis investe 4,1 miliardi di euro in Spagna per una fabbrica di batterie con la cinese Catl (incassando fondi statali) e riceve un finanziamento pubblico negli Usa per due impianti con Samsung. In Europa la gigafactory francese è attiva, ma che ne sarà di Termoli? Tutti i dettagli

Martedì Stellantis ha annunciato un investimento da 4,1 miliardi di euro assieme alla società cinese Catl per una joint venture che si occuperà di realizzare una fabbrica di batterie in Spagna. L’impianto sorgerà presso lo stabilimento della casa automobilistica a Saragozza e dovrebbe avviare la produzione nel 2026, raggiungendo eventualmente una capacità di 50 gigawattora.

A COSA SERVONO LE BATTERIE AL FERRO?

La joint venture paritetica, al 50 per cento, fa seguito a un memorandum d’intesa siglato tra le due aziende nel novembre 2023 e dedicato alla manifattura di batterie al litio-ferro-fosfato. La fabbrica di Saragozza, infatti, sarà dedicata proprio a questa tecnologia, più economica rispetto alla “classica” chimica al nichel-manganese-cobalto (non contiene elementi altrettanto preziosi) ma meno performante (ha una densità energetica inferiore e dunque offre meno autonomia di guida al veicolo).

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Considerato che la batteria incide da sola per il 40 per cento circa sul prezzo finale di un’auto elettrica, la chimica al litio-ferro-fosfato è utile per produrre vetture più economiche e per favorirne la diffusione. A questo proposito, nel comunicato Stellantis specifica di utilizzare “un approccio a doppia chimica” – cioè batterie al nichel-manganese-cobalto e al litio-ferro-fosfato – “per soddisfare le esigenze dei suoi clienti”: la dichiarazione lascia intendere che le batterie al ferro saranno destinate ai modelli low-cost, mentre quelli di fascia più alta saranno dotati di batterie agli ioni di litio “tradizionali”.

IL RUOLO DI CATL

Catl è la più grande azienda produttrice di batterie al mondo ed è molto avanti nella tecnologia al litio-ferro-fosfato. Non solo Stellantis, infatti, ma anche la casa automobilistica statunitense Ford – ad esempio – si era affidata al suo know-how per una fabbrica di batterie al ferro in Michigan: un caso che fu molto discusso per via delle resistenze politiche.

GLI AIUTI PUBBLICI ALL’IMPIANTO DI SARAGOZZA

La Spagna ha garantito a Stellantis un sussidio pubblico di 133 milioni di euro per l’impianto di Saragozza, come riporta il portale specializzato Benchmark Source.

TUTTI I PIANI DI STELLANTIS PER LE BATTERIE IN EUROPA

Oltre a quella con Catl, Stellantis già possiede un’altra joint venture sulle batterie: si chiama Automotive Cells Company, costituita assieme al gruppo automobilistico tedesco Mercedes-Benz e alla compagnia energetica francese TotalEnergies.

Automotive Cells Company ha sede in Francia, dove si trova il suo unico impianto attivo: quello di Billy-Berclau Douvrin, dedicato alla chimica nichel-manganese-cobalto. La società ha in programma di costruire altre due gigafactory, una in Germania (a Kaiserslautern) e una in Italia (a Termoli), ma i piani sono fermi, anche a causa del calo delle immatricolazioni di auto elettriche a livello europeo: -4,9 per cento su base annua nei primi dieci mesi del 2024, dicono i dati dell’Acea.

CHE NE È DELLA GIGAFACTORY DI TERMOLI?

Quanto alla fabbrica di Termoli, il governo italiano – come ricorda Energia Oltre – si era impegnato a contribuire al progetto con 350 milioni di euro. Lo scorso agosto il ministro delle Imprese Adolfo Urso aveva però dichiarato che “se non arriveranno risposte chiare in tempi brevi, le agevolazioni statali previste per la gigafactory di Termoli verranno ritirate e orientate altrove”.

Automotive Cells Company aveva fatto sapere di stare “adattando la strategia di fornitura di batterie per aggiungere al suo portafoglio nuove chimiche di celle a basso costo, in risposta allo spostamento della domanda del mercato auto verso modelli elettrici dai costi più contenuti”. L’annuncio della fabbrica in Spagna, dedicato per l’appunto a una chimica più economica, potrebbe insomma portare a una cancellazione definitiva del progetto a Termoli.

I SUSSIDI NEGLI STATI UNITI

Negli Stati Uniti Stellantis – che possiede i marchi americani Chrysler e Jeep, tra gli altri – ha ottenuto nei giorni scorsi un finanziamento pubblico da 7,5 miliardi di dollari per la costruzione di due fabbriche di batterie nell’Indiana.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Anche in questo caso il progetto è portato avanti da una joint venture, chiamata StarPlus Energy e costituita assieme alla sudcoreana Samsung Sdi, una delle più importanti aziende produttrici di batterie.

Il prestito, tuttavia, potrebbe non venire erogato: Vivek Ramaswamy, che prossimamente guiderà il dipartimento dell’Efficienza governativa assieme a Elon Musk, ha scritto infatti su X che il finanziamento verrà esaminato dalla nuova amministrazione di Donald Trump.

Rimanendo in Nordamerica, Stellantis aprirà una gigafactory in Canada assieme a un’altra società sudcoreana, Lg Energy Solution.





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