L’associazione Appennino Smart promotrice a Potenza di un confronto tra esperti e ordini professionali
Mettere a sistema il comparto idrico in un momento particolarmente critico per la Basilicata, farlo strutturando una concertazione integrata tra ordini professionali, Università degli Studi della Basilicata e Comuni. Questo il senso della giornata di approfondimento svoltasi ieri a Potenza presso Scambiologico sito in via Sicilia, promossa da Appennino Smart dal titolo: “Acqua, verde, suolo, soluzioni innovative e buone pratiche”. Si è trattato di una giornata divisa in due parti, la prima di mattina con un webinar che ha messo nelle condizioni i presenti di studiare dal vivo la voce dei professionisti, la presentazione del libro bianco del verde e lo svolgimento del tavolo tecnico “Acqua Verde, suolo, soluzioni innovative e buone pratiche”. Il webinar è stato interrotto per alcuni minuti a causa di un black out elettrico. Nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda dal titolo: “L’Acqua, una risorsa indispensabile per la salute e il futuro della Basilicata”. Ha introdotto i lavori Enzo Fierro, Presidente Associazione Appennino Smart. Presenti il Presidente regionale dell’Anci di Basilicata, Gerardo Larocca, il Presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata, Leonardo Disummo, il Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della Basilicata, Albino Grieco, il responsabile del dipartimento di ingegneria dell’Unibas, Salvatore Masi, il responsabile del dipartimento Scienze Agrarie e Forestali Unibas, Salvatore Perniola e Gerardo Colangelo, del dipartimento Ambiente, Territorio sempre Unibas. Un tavolo a più voci ha ribadito l’impegno collettivo per fronteggiare l’attuale emergenza idrica e dare impulso a nuovi sistemi integrati. Enzo Fierro, ha fatto gli onori di casa rimarcando quanto segue: “Si è una riflessione a 360 gradi con la partecipazione dell’Università, degli Ordini professionali e degli esperti di settore, perché riteniamo utile in questa occasione ritornare alla credibilità delle fonti e avere la certezza complessiva della situazione che sta attraversando la nostra regione. La tavola rotonda che credo deve contraddistinguere da qui in avanti tutte le stagioni di crisi e di emergenza perché al di la delle emotività e delle preoccupazioni io credo e Appennino Smart crede che arriverà il momento in cui bisognerà affrontare con serenità e con tranquillità e con la certezza delle informazioni tutte le problematiche del caso”. Gerardo Larocca, presidente Anci e Sindaco di Brindisi di Montagna ha detto la sua: “Si è bene che se ne parli perché ci sono iniziative come queste. Faccio i complimenti a chi ha organizzato questo convegno, Appennino Smart, perché è un tema all’ordine del giorno, il problema idrico, tocca la salute, le attività produttive e la vita dei cittadini. E’ un problema di fondamentale importanza, spero ci siano gli spunti giusti per far fronte comune e trovare soluzioni che diano speranze al popolo lucano”. Albino Grieco, Presidente Ordine Agronomi e Forestali ha dichiarato: “Le problematiche possono essere accomunate. Interagiscono tra di loro. Nello specifico il nostro ordine è alle prese con la risorsa che riteniamo sia da gestire per una sostenibilità futura. Nel mio intervento ho portato a conoscenza della pianificazione in atto e di tutto ciò che serve per razionalizzare l’acqua negli ambiti agricoli e negli ambiti di gestione del verde urbano. Abbiamo potuto capire il rapporto del libro bianco come è giunto a delle tematiche precise da risolvere e siamo consapevoli delle tematiche da risolvere, mediante l’uso consapevole dell’acqua”. Michele Perniola dell’Unibas ha sottolineato: “Nello specifico il mio dipartimento si occupa della gestione della risorsa idrica nel settore delle produzioni agricole, quindi delle produzioni vegetali, ortofrutta e produzioni zootecniche. E’ un settore importante questo perché utilizza le risorse idriche e il 75% e anche le quantità disponibili degli invasi utilizza il 75% in agricoltura. Devo dire, devo utilizzare il termine corretto, l’acqua in agricoltura viene utilizzata, spesso di sente dire, viene consumata in agricoltura. Assolutamente no perché va considerato che per produrre cibo il principale fattore della produzione è proprio l’acqua, il fattore quantitativamente più impegnato nel processo agricolo. Quindi ridurre gli apporti idrici che siano irrigui o purtroppo anche meteorici con la riduzione delle precipitazioni, inevitabilmente comporta una riduzione delle produzioni, inevitabilmente comporta una riduzione della produzione di cibo. Questo è il motivo per cui i ricercatori che si occupano di questo argomento stanno individuando tutte le tecnologie più opportune per rendere più efficiente l’uso dell’acqua. Cioè a parità di acqua disponibile cercare di poter produrre di più. Il risparmio che ne consegue da questa maggiore efficienza dell’utilizzo di acqua nell’agricoltura può naturalmente essere devoluta negli altri settori, che sono il settore industriale e civile. Quest’anno specialmente qui in Basilicata che sappiamo bene essere la regione più ricca d’acqua stiamo vedendo come molte volte un utilizzo poco corretto per non dire completamente scorretto comporta problemi di mancanza d’acqua e questo è un po’ paradossale per una regione meridionale che è proprio più ricca di risorse. Naturalmente mettendo in atto tutte le risorse e le tecnologie a disposizione tutte le emergenze possono essere risolte”.
Francesco Menonna
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