Voto 10…alla Lazio, colpaccio da grande squadra a Napoli
Voto 9…allA SUPER Atalanta, che piega anche il Milan ed è prima da sola
Tre punti pesantissimi. L’Atalanta di Gasperini mette a referto la nona vittoria consecutiva in campionato e sale a quota 34 punti, al primo posto solitario della classifica. Milan battuto grazie alle reti dell’ex De Ketelaere e del solito Lookman, con una prestazione che fotografa la maturità di una formazione ormai pronta per puntare al bersaglio grosso. Bergamaschi veramente temibili e ora anche consapevoli della loro forza.
Voto 8…all’Inter, che gioca bene e vince ancora
3-1 al Parma, che avrebbe potuto essere anche più rotondo. L’Inter di Inzaghi non fa sconti a nessuno, vince in scioltezza nell’anticipo del venerdì, si gode Dimarco, Barella e Thuram, e rimane incollata al treno Scudetto. Belli da vedere, efficaci, organizzati e sicuri i nerazzurri, che hanno dominato il Parma dall’inizio alla fine. Unica nota negativa il digiuno di Lautaro Martinez, ancora impreciso in zona gol. Non appena il capitano argentino sarà tornato al top, questa Inter sarà semi impossibile da battere. Macchina (quasi) perfetta.
Voto 7…alla Fiorentina, 1-0 e otto successi di fila
La Viola di Raffaele Palladino fa la storia, centra l’ottava vittoria consecutiva battendo 1-0 il Cagliari al Franchi ed eguaglia la sua miglior striscia di successi nella competizione (l’altra era datata 1960). I toscani fanno sul serio, Firenze vive di entusiasmo, e anche in una domenica senza perle dei vari Kean e Gudmundsson, è bastata la stoccata decisiva di Danilo Cataldi. Fiorentina sempre nelle zone alte: mancano Bologna, Udinese e Juventus per chiudere il 2024 in modo strepitoso.
Voto 6…al Genoa, che prosegue il suo momento positivo
Pareggio, vittoria, pareggio. Vieira soddisfatto dello 0-0 interno del suo Genoa contro il Torino. Un punto che dà continuità al percorso di rilancio del Grifone, che passo dopo passo, si sta allontanando dalla zona retrocessione. Pochi pericoli e poche emozioni al Ferraris, ma al Grifone tutto sommato va bene così. La scossa post esonero Gilardino è arrivata.
Voto 5…alla Juventus di un nervoso Thiago Motta
Ok la rimonta, ok la prima rete di Koopmeiners, ok anche la perla finale di Mbangula. Ma la Juventus continua a pareggiare, a balbettare, a rallentare. Un 2-2 in casa contro il Bologna non può essere considerato un risultato positivo, nonostante l’enorme e continua emergenza (ko anche Cambiaso). Soprattutto se si tratta del quarto pareggio consecutivo in tutte le competizioni e del nono pareggio dei bianconeri in 15 giornate di questo campionato. La Juve rimane imbattuta, ma non riesce più a vincere. E è comprensibile il nervosismo di Thiago Motta, espulso durante il match: le altre corrono, la sua squadra continua a perdere pezzi e punti.
Voto 4…a Candela, che spegne il Venezia
In una partita disputata in condizioni atmosferiche decisamente negative (vento fortissimo e pioggia battente sul Penzo), il Venezia di Di Francesco ancora una volta manca l’appuntamento con la vittoria. Il 2-2 contro il Como è però figlio della clamorosa topica di Antonio Candela, che ad inizio ripresa con una goffissima autorete su cross di Van der Brempt ha regalato il pareggio a un Como fino a quel momento poco pericoloso. I lagunari non riescono a lasciare l’ultimo posto della graduatoria.
Voto 3…al Lecce, sconfitto a Roma e ora senza Gaspar
Un brutto 4-1 a Roma. Dopo essere rimasti in partita per tutto il primo tempo, i salentini sono crollati nella ripresa, sotto i colpi di Mancini, Pisilli e Konè. Giampaolo, così, perde la sua prima gara alla guida del Lecce e con ogni probabilità sarà costretto a dover rinunciare a lungo anche a Kialonda Gaspar, uscito con un brutto infortunio al ginocchio dall’Olimpico. La situazione di classifica del Lecce rimane preoccupante e il prossimo scontro diretto con il Monza si preannuncia caldissimo.
Voto 2…al Milan DI FONSECA, fuori dalla corsa Scudetto a dicembre
C’è una partita da recuperare, ma il distacco è già siderale. E al di là del 2-1 subito dall’Atalanta e della prestazione in sè di Bergamo, va contestato il rendimento di una squadra che continua ad essere altalenante e per certi versi indecifrabile. I rossoneri distano in classifica 12 punti dall’Atalanta, 10 dal Napoli e 9 punti dall’Inter, dalla Fiorentina e dalla Lazio. Un divario già semi impossibile da colmare. Il problema è che di questo passo – appena sei vittorie su 14 partite giocate – anche lottare per la qualificazione a un prossimo posto in Champions League diventa complicato.
Voto 1…a Lukaku, che utilizzato così non è utile
Meno di 20 palloni giocati, mai pericoloso, sempre spalle alla porta. Utilizzato in questo modo il belga non è funzionale. Anzi, possiamo dire che nelle ultime settimane le prestazioni di Romelu Lukaku non hanno affatto convinto. In alcuni momenti è sembrato essere quasi un’anima in pena, totalmente avulso dal gioco del Napoli di Conte. Sul tema vanno fatte le riflessioni, perché Big Rom – al di là delle proprie responsabilità- non viene praticamente mai messo in condizioni di colpire.
Voto 0…alla difesa del Verona e a Zanetti
37 gol subiti in 15 giornate. Quattro nel solo primo tempo contro l’Empoli, come se non fosse bastata la batosta interna per 5-0 subita dall’Inter un paio di settimane fa. L’Hellas Verona fa acqua da tutte le parti, perde ancora e rimane inchiodato nei bassifondi della classifica. Settimo ko nelle ultime otto e ormai chiusa l’era Zanetti, reo di aver perso le redini della squadra e di aver collezionato troppi record negativi, tra cui appunto la peggior difesa del campionato.
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