L’AQUILA – I fasti del Grand Hotel del Parco quest’anno tornano a vivere una nuova vita e lo fanno nel periodo delle festività natalizie. Per tutto dicembre, il mese delle luci, dei regali, degli alberi di Natale, l’albergo, nella splendida cornice della sala da tè, sarà teatro di concerti, aperitivi ed eventi.
Un luogo che trasporta indietro nel tempo, quasi in una dimensione parallela, in quanto il Grande Albergo Turistico, come si chiamava ai tempi della sua ideazione, conserva ancora il suo stile retrò: dagli arredamenti originali – con divani e poltrone in stile Chesterfield e antiche credenze – ai lampadari con i cristalli pendenti, dai dipinti alle pareti ai marmi dei pavimenti.
Edificato nel 1940 alla fine di Corso Federico II, lungo l’asse centrale della città che collega la Fontana Luminosa con i giardini della Villa Comunale, con il suo rivestimento in travertino e una cortina in laterizi l’albergo è uno degli esempi di architettura razionalista realizzati in città dall’ingegner Berardino Valentini. Nel periodo fascista, infatti, L’Aquila fu centro di un nuovo sviluppo edilizio e monumentale con la costruzione di molti edifici per riorganizzare la città e renderla più adeguata alle esigenze dell’epoca.
La realizzazione dell’albergo turistico ebbe una gestazione lunga, durata circa dieci anni: iniziata nel 1929 si concluse con l’esproprio e la demolizione di un altro fabbricato, e con la realizzazione del progetto di Valentini, che fu approvato dal Podestà della città, che si occupò anche di trovare una ditta che potesse gestire la struttura ricettiva.
L’albergo, in passato, era un punto vitale della città, con spazi frequentati non solo dai turisti e ospiti della struttura ma anche dai cittadini: alcune testimonianze riportano che negli anni della Seconda Guerra Mondiale i locali del ‘Grande Garage Centrale’, il cui ingresso è sul lato che affaccia sui giardini pubblici, sotto le arcate, erano utilizzati come sala da ballo.
Il Grand Hotel e del Parco, come poi è stato chiamato, era presente anche nelle guide turistiche della città degli anni ’60 del secolo scorso, sia come albergo di categoria 1 che come diurno: oggi, guardandole, colpisce il numero di telefono formato da soli quatto numeri: 20. 21.
I giorni nostri
Dopo la chiusura dovuta al terremoto del 2009, le successive ristrutturazioni e la riapertura come alloggi per gli studenti del Gran Sasso Science Insitute (Gssi), oggi si vuole celebrare l’albergo rievocandone i momenti d’oro.
“Abbiamo voluto rendere omaggio ad uno dei luoghi che in città è stato protagonista di serate, eventi, concerti e che mantiene intatto uno stile d’epoca. È un locale che racconta storie, al cui interno hanno alloggiato personalità come il Dalai Lama, ma anche cantanti, attori e attrici come Alida Valli, Barbara Bouchet, o dove, nelle matinée, hanno fatto dei concerti miti della musica italiana come Gianni Morandi, o altri gruppi musicali famosi negli anni sessanta”, racconta a Virtù Quotidiane Marcello di Giacomo, ideatore e curatore dell’evento.
Per ripercorrere i tempi d’oro del Grand Hotel è stata allestita una mostra fotografica, a cura di Diari di Notte, con foto di cortesia di Pio “Uccio” Troiani, proprietario della struttura, dove si possono vedere le immagini storiche dell’albergo e i prospetti del progetto del 1936.
In questi giorni, ad accogliere le persone nella hall, svetta un grande e scintillante albero, allestito da Creation Vetrina, dietro il quale è stato pensato uno spazio dedicato ai più piccoli con pacchetti e peluche giganti.
Si passa poi nella zona del bar dove è stato allestito un “pop-up market natalizio, uno spazio espositivo con prodotti esclusivi di alta qualità tra cui le proposte per il natale della bottega alimentare Kapperi, le marmellate di Offidius, ma anche candele di un artigiano locale e molto altro”, spiega Di Giacomo.
Fulcro degli eventi del mese sarà la sala da tè: tutti i giorni, fino al 31 dicembre, oltre a passare un po’ di tempo a sorseggiare un tè o un aperitivo, o degustare pranzi e cene, rievocando e modernizzando la tradizione dei caffè concerto, sul piccolo palco si potrà assistere a musica e spettacoli.
In questo weekend saranno protagonisti i ‘Dixie Hogs’ con il ritmo jazz dei bianchi di New Orleans, per la prima delle tre le serate organizzate dal Public Enemy, cui faranno seguito nei prossimi giorni i ‘The Fuzzy Dice’, con il loro rock’n’roll, e la Burlesque Soirèe.
Non mancheranno, poi, le contaminazioni: dal quarto capitolo del progetto creativo “Pulse”, con artisti che saranno parte di esibizioni collettive di musica dal vivo, danza, performance di pittura e mostre, alla festa di Natale a cura di Pinacoteca, fino alla serata di capodanno, senza tralasciare un classico come il pianobar “in stile Vacanze di Natale, dove le persone potranno cantare riunite intono al pianoforte, come nei film di Boldi e De Sica”, afferma l’organizzatore.
All’interno dell’albergo, poi, saranno ospitati anche mercatini vintage e, in occasione della fiera della magia-mercatini di Natale a tema magico, l’hotel si trasformerà in un mondo magico. Un’iniziativa in particolare, però, riporta ancora una volta indietro nel tempo.
“Fuori l’hotel c’è ancora una cassetta postale, l’unica rimasta nel centro della città. Con la collaborazione di Poste Italiane, dopo aver presentato un’istanza per far sì che non venisse rimossa, siamo riusciti a conservarla. Dentro il Grand Hotel ci saranno delle cartoline con le foto storiche dell’albergo e, se affrancate con dei francobolli natalizi, imbucandole nella casetta, potranno essere inviate in tutta Italia con i propri auguri e le immagini della nostra città”, conclude Di Giacomo.
Il Grand Hotel, per questo Natale, diventa un luogo moderno, dove creare nuovi ricordi mantenendo, però, la sua anima vintage, quella che ha fatto una parte di storia della città. Informazioni e prenotazioni al numero 331-7383503. Ilaria Micari
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